Il CDA di TIM si è riunito nel tardo pomeriggio di ieri per discutere delle dimissione dell’amministratore delegato Flavio Cattaneo. Il CDA, a maggioranza, ha stabilito che a Cattaneo vada una buonuscita record di ben 25 milioni di euro. Nella votazione, i sindaci dell’azienda hanno votato contro. Nello specifico, Cattaneo riceverà 22,9 milioni di euro lordi più ulteriori 2,1 milioni di euro a titolo di corrispettivo di un patto di non concorrenza della durata di un anno.
Trattasi di una buonuscita che ha fatto discutere molto visto che Flavio Cattaneo era in TIM da poco più di un anno. Tuttavia, l’ex amministratore delegato della società (rimarrà in carica sino al 28 luglio) ha raggiunto alcuni precisi obiettivi aziendali che gli hanno permesso di far scattare determinati bonus economici già concordati all’inizio del suo mandato. Una retribuzione, comunque, che non è per nulla piaciuta ad Asati, l’associazione che racchiude tutti i piccoli azionisti di TIM che chiede che in futuro finisca l’era dei compensi monstre. Il CDA si riunirà ancora il prossimo 27 luglio per decidere sulla governance del gruppo e decidere probabilmente la nomina del prossimo amministratore delegato.
Sul piatto ci sarebbero alcuni nomi, tutti legati strettamente ai francesi di Vivendi che è il socio di maggioranza di TIM. Nel frattempo, sembra che TIM abbia messo in pausa il progetto Cassiopea, il suo piano di sviluppo autonomo per le aree bianche, cioè per le aree a così detto fallimento di mercato.
Secondo Reuters, come gesto distensivo verso il Governo, dopo alcune settimane di forti attriti verso i bandi Infratel ed Enel Open Fiber, TIM avrebbe congelato il progetto Cassiopea. Del resto, uno dei motivi per cui Cattaneo avrebbe deciso di lasciare la società era proprio legato a Cassiopea da lui fortemente sponsorizzata con Vivendi, invece, fortemente contraria per evitare attriti con le autorità italiane.
Di questo tema se ne saprà di più nel corso delle prossime settimane quando sarà decisa la nuova governance di TIM.