Brutte notizie per TIM in quanto AGCOM ha deliberato la bocciatura degli aumenti del servizio universale di telefonia. Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha bocciato, infatti, gli aumenti proposti da TIM relativamente al traffico telefonico del Servizio Universale. Il procedimento, relatore il Commissario Francesco Posteraro, trae origine dalla diffida con cui l’Autorità aveva bloccato già lo scorso aprile un aumento tariffario da parte di TIM dell’offerta a consumo per la telefonia fissa: AGCOM ha respinto anche le nuove proposte di tariffazione presentate dall’operatore.
L’Autorità ha invece ritenuto conforme agli obblighi vigenti la tariffazione a consumo attualmente prevista dall’ offerta “Voce“, pari a 19 euro/mese per il canone di accesso e 10 eurocent/minuto per le telefonate verso fisso e mobile senza scatto alla risposta. L’Autorità ha infine stabilito una procedura che sottrae i servizi soggetti agli obblighi di Servizio Universale (quali l’accesso alla rete e telefonate da postazione fissa nonché le chiamate effettuate da postazioni telefoniche pubbliche) a modifiche unilaterali che non siano state precedentemente vagliate dall’Autorità stessa.
La procedura prevede che le eventuali modifiche alla tariffazione da parte dell’impresa incaricata della fornitura del Servizio Universale non possano essere presentate all’Autorità prima che sia trascorso un anno dall’ultimo repricing, ovvero prima del 1 aprile 2017. TIM, dunque, dovrà procedere ad una nuova formulazione tariffaria da sottoporre ad AGCOM.