Internet Explorer 8 potrebbe e dovrebbe far meglio. Il rimbrotto non giunge però solo dagli utenti, né tantomeno da qualche detrattore preso dalla concorrenza. La sonora bacchettata, invece, giunge da un nome altisonante la cui opinione è inevitabilmente influente: Tim Berners-Lee, la mente che ha ideato il World Wide Web ed a tutt’oggi direttore del consorzio W3C.
Tim Berners-Lee lancia accuse circostanziate contro il browser Microsoft in via di ufficializzazione. Nel mirino, in particolare, il mancato supporto del formato vettoriale SVG («linguaggio di grafica vettoriale bidimensionale basato su XML»): «se guardi tra i browser, vedrai che la maggior parte di essi supporta la grafica vettoriale». La maggior parte, ma non tutti: Firefox, Safari, in parte anche la prima beta di Chrome, ma non Internet Explorer 8. E considerando il fatto che SVG è uno standard internazionale raccomandato proprio dal W3C, standard peraltro molto usato nei nuovi servizi mappali online, Tim Berners-Lee non può che esprimere il proprio rammarico per il supporto che Explorer (il browser più diffuso al mondo) nega nella sua nuova versione oggi in fase di test.
Microsoft, da parte sua, incassa il colpo e fa ammenda. Il gruppo ammette di essere a conoscenza del problema e di volerlo risolvere con la massima priorità. Nel frattempo, però, Explorer supporta un formato alternativo per la grafica vettoriale: il Vector Markup Language (VML) non è però tra le raccomandazioni del W3C, il che sembra voler ancora una volta configurare per Internet Explorer il sostegno a standard paralleli in una mossa di disturbo bocciata dal mercato ormai da tempo.