Tim Berners-Lee non è soltanto un grande ingegnere, autore di una delle invenzioni più rivoluzionarie della storia. Il suo nome è infatti oggi carico di tutti quei significati che il World Wide Web sta inglobando nella propria incessante attività di espansione e potrebbe essere proprio il suo nome a fungere da leva per tentare una difficile rivoluzione del mondo della politica.
L’idea è venuta a chi, più di ogni altro politico, sta raschiando il fondo del barile. Gordon Brown, primo ministro inglese, vede infatti il proprio Governo uscire da una crisi senza precedenti, con gran parte dei propri collaboratori coinvolti in uno scandalo legato alle liste per la spesa truccate a carico delle casse dello Stato. Gordon Brown ha dovuto far pulizia accogliendo le prime dimissioni, ma è del tutto evidente il fatto che, senza ulteriori manovre di forte impatto, il Governo è destinato a pagare presto il peso di una situazione che la cittadinanza non perdonerà in fretta.
L’idea dell’inquilino di Downing Street è dunque quella di una svolta “morale”, un ricambio deciso della classe politica, un rimescolamento delle carte che porti nomi nuovi a capo delle massime cariche. Il tutto, ovviamente, partendo da personaggi di eccellenza e da nomi che tornino a sposare la fiducia e le aspettative dei cittadini. Ed un nome su tutti ha subito avuto pubblica ufficializzazione da parte di Gordon Brown: trattasi proprio di Tim Berners-Lee, il padre del World Wide Web, il quale avrà l’incarico di derimere le linee guida per un accesso semplice e trasparente ai dati ed alle informazioni relative alle attività governative. Il tutto, è evidente, sulla scia di analoghe iniziative avviate con successo da Barack Obama per incontrare la fiducia della cittadinanza.
Un nome simbolico, per un incarico simbolico, in un ruolo simbolico: Gordon Brown, conscio della pericolosità del momento, non ha evidentemente voluto lasciare nulla al caso. L’annuncio giunge in un documento ufficiale nel quale il primo ministro enuncia tutte le iniziative che intende intraprendere: «Al fine di rendere le informazioni governative accessibili ed utili al maggior numero possibile di persone, ho chiesto a Sir Tim Berners-Lee, il quale ha guidato la creazione del World Wide Web, di aiutarci ad avviare l’accesso ai dati dovernativi sul Web durante i prossimi mesi». Il documento è lungo e corposo, ma Tim Berners-Lee è il fulcro simbolico dell’intervento, è racchiuso tra i metatag utilizzati e rappresenta la copertina della nuova pagina che la politica inglese intende scrivere per far dimenticare quella precedente.