TIM ha annunciato il blocco automatico dei servizi VAS per tutti i suoi clienti. La decisione dell’azienda fa seguito all’approvazione da parte dell’AGCOM delle nuove regole per il blocco e l’attivazione dei servizi a sovrapprezzo per la telefonia mobile in Italia, forniti sia tramite SMS ed MMS, che tramite connessione dati.
Lo scorso febbraio, il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni aveva infatti approvato le nuove regole con la delibera numero 401/20/CONS, in cui richiedeva a tutti gli interessati di applicare la nuova normativa al fine di tutelare i consumatori da attivazioni involontarie o addirittura truffaldine.
Fino a oggi, infatti, per impedire l’attivazione di servizi premium l’utente doveva rivolgersi al call center del proprio operatore o attraverso area web o applicazioni di self care, e chiedere specificatamente l’attivazione del barring, ossia il blocco di qualunque servizio premium sia in abbonamento sia in acquisto singolo sul proprio numero di rete mobile. Ma con la delibera dell’AGCOM e l’adeguamento dei vari provider, adesso tutto ciò avverrà in automatico.
TIM blocca i servizi VAS
Proprio in queste ore, l’operatore ha iniziato a inviare degli SMS informativi ai suoi clienti, in particolare a coloro che non hanno attivato il barring, spiegando loro, tra l’altro, che trascorsi 30 giorni dalla ricezione del messaggio, il blocco dei servizi premium sarà attivato in automatico. Nel dettaglio:
Gentile Cliente, TIM è sempre attenta alla tua sicurezza e, per proteggerti da addebiti per servizi premium indesiderati, abiliterà tra 30 giorni gratuitamente sulla tua linea il blocco automatico di questi servizi, in attuazione a quanto previsto dalla delibera AGCOM n. 10/21/con. Il blocco impedirà l’attivazione dei servizi Premium e quelli già attivi verranno disattivati automaticamente. Se non vuoi che venga abilitato il blocco rispondi a questo SMS scrivendo “NON ACCONSENTO”. Per info, vai su https://www.tim.it/assistenza/costi-e-pagamenti/servizi-premium”.
La delibera adottata dal Consiglio mira quindi a garantire l’attivazione consapevole e documentabile di tutti i servizi premium in abbonamento, con la sola esclusione di quei servizi di vasta diffusione erogati tramite SMS, che permettono per esempio di effettuare delle donazioni solidali, di accedere a servizi bancari e postali, o di mobile ticketing e televoto.