Mancano pochissimi giorni per l’arrivo di Apple Watch in Italia: dal prossimo 26 giugno, infatti, lo smartwatch di Cupertino sarà finalmente in vendita anche sullo Stivale. Nel frattempo, però, si continua a parlare della portata di questo piccolo dispositivo, amato non solo dai consumatori, ma anche dagli sviluppatori. È quanto ha affermato Tim Cook, in una recente intervista per Bloomberg BusinessWeek. Il CEO del gruppo californiano ha spiegato come Apple Watch stia attirando più developer di quanto non abbiano fatto iPad e iPhone.
Apple Watch, un dispositivo tutto sommato giovane considerato come sia nelle mani dei consumatori da poco più di due mesi, starebbe già facendo incetta di applicazioni. Secondo quanto dichiarato da Tim Cook, sono già 3.500 le app disponibili per il device, molte di più rispetto alle 500 inizialmente disponibili per iPhone nel 2008 e delle 1.000 per iPad nel 2010. Un grande successo, spinto non solo dalla curiosità suscitata dal terminale dal polso, ma anche dalle nuove funzioni a cui esso può essere abbinato: da chiave virtuale per la stanza d’albergo a portafoglio digitale sempre a portata di mano.
L’intervista, rilasciata per il mercato cinese, permette inoltre di cogliere altre informazioni ben oltre all’universo dello smartwatch. Ad esempio, così come sottolinea 9to5Mac, il CEO di Apple ha confermato come le nuove colorazioni oro di iPhone, MacBook e dello stesso Apple Watch siano state pensate proprio per la Cina: questo colore sarebbe in Asia particolarmente popolare. Una sfida che sembra aver portato ai successi sperati, considerato come la Cina ora pesi sui profitti della Mela per ben il 29%.
Un investimento orientale che non si esplica solamente con la produzione e la vendita di device portatili, ma anche con alcuni piani a favore dell’istruzione. Cook ha infatti voluto sottolineare come Apple abbia avviato un piano di formazione nelle scuole cinesi: al momento, 180 istituti fanno parte di un programma speciale per le nuove tecnologie nell’apprendimento, tra cui anche la fornitura di GarageBand per aiutare i più piccoli a comporre musica e progetti speciali per agevolare il percorso scolastico di studenti affetti da problemi uditivi. Entro fine anno, l’iniziativa Apple crescerà del 50%, inglobando altre scuole.