Il 2014 è l’anno di Tim Cook. Dopo essere stato nominato persona più influente dal Financial Times, arriva un nuovo riconoscimento per il leader di Apple: per CNN è il CEO più potente degli ultimi 12 mesi. Merito di una strategia che ultimamente si è slegata dal fantasma di Steve Jobs, ma anche di una forte crescita in borsa che ha permesso a Cupertino di crescere del 40%.
iPhone 6, iPad Air 2, iOS 8, Apple Pay e Apple Watch: sono diverse le novità della Mela in questo 2014, alcune delle quali del tutto rivoluzionarie rispetto alle abitudini del marchio. Basti pensare proprio ai nuovi smartphone, con quegli schermi da 4,7 e 5,5 pollici che stringono l’occhiolino anche al consumatore Android. Una capacità di sfidare il mercato ben gestita da Tim Cook, per quella che “probabilmente è la posizione CEO più dura in America”. Così spiega il gruppo editoriale:
Ha dovuto convincere gli scettici che Apple può ancora innovare, anche dopo la morte di Steve Jobs. Ha provato come tutti gli oppositori si stessero sbagliando.
In tutto questo, Cook ha avuto tempo anche per dedicarsi ad altri progetti, come la lotta per il riconoscimento dei diritti della comunità LGBT, il coming out di qualche settimana fa, l’impianto sempre più ambientale di Apple e molto altro ancora.
A seguire il CEO Apple nella classifica della testata, pubblicata su CNNMoney, John Chen di Blackberry, Meg Whitman di Hewlett-Packard e Sally Smith di Buffalo Wild Wings. Altri nomi ben più famosi, invece, si posizionano su gradini ben più arretrati. Satya Nadella di Microsoft viene criticato per “i commenti sordi sulle donne”, mentre Marissa Mayer di Yahoo “non merita tanti riconoscimenti”.
Tim Cook è stato considerato anche per la celebrata lista del Time sugli uomini più influenti dell’anno, una classifica che non tiene tuttavia in considerazione soltanto il business e la tecnologia, ma tutte le declinazioni delle società umane. E il premio è andato perciò agli “Ebola Fighters”, quei medici che tutti i giorni rischiano la loro stessa vita in Africa per cercare di bloccare la diffusione del temibile virus. Una prima posizione più che meritata, ovviamente più dello stesso Cook.