Tim Cook cade nella lista dei CEO più amati dai dipendenti. È quanto rivela l’annuale classifica stilata da Glassdoor, che vede per il 2018 un calo del leader di Apple dalla cinquantatreesima alla novantaseiesima posizione. Il volto di Cupertino si trova così a un passo dall’esclusione dalla lista, considerato come siano compresi unicamente 100 nomi.
La classifica di Glassdoor è stilata in base a recensioni anonime da parte degli stessi dipendenti delle aziende a stelle e strisce e, secondo quanto riferito da un portavoce proprio di Glassdoor alla redazione di BusinessInsider, nell’ultimo anno i lavoratori di Cupertino avrebbero percepito un aumento dello stress in merito alla loro posizione lavorativa. Per quanto Tim Cook si trovi oggi alla posizione numero 96, tuttavia, è bene sottolineare come i dipendenti approvino comunque il suo operato: il 91% degli intervistati ritiene la via intrapresa dal CEO corretta, nonostante l’aumento della pressione.
Secondo quanto rivelato dall’analisi delle dichiarazioni anonime, fra le questioni che più annoierebbero i dipendenti Apple vi sarebbero alti livelli di stress, a cui si aggiunge la cultura di eccessiva segretezza tipica del gruppo, nonché un elevato impegno per ingegneri e developer. In molti citano chiamate d’urgenza anche il sabato o la domenica, ad esempio, soprattutto in prossimità dei periodi di lancio. Altri, invece, avrebbero sottolineato come, proprio per la già citata cultura della segretezza, ai dipendenti giungerebbero solo vaghi dettagli sui nuovi dispositivi, un fatto che renderebbe più complicata l’elaborazione di piani dedicati.
Va comunque considerato come questa classifica sia molto fluida, nonché soggetta a cambiamenti repentini. Cook, ad esempio, ha occupato l’ottava posizione nel 2016, con un tasso di approvazione di ben il 96%. In ogni caso, i lavoratori Apple apprezzerebbero gli sforzi del CEO anche ben oltre all’azienda, ad esempio con le sue prese di posizioni nei confronti del rispetto delle minoranze e dei diritti civili, soprattutto per la comunità LGBT.