Il nome di Steve Jobs sarà per sempre affiancato ad Apple, azienda di cui è stato co-fondatore. Ma dopo la sua prematura scomparsa, il posto di iCEO è passato a Tim Cook, che venerdì scorso ha potuto festeggiare i suoi primi 100 giorni a capo della più grande azienda del mondo. E la CNN non tarda ad emettere verdetto sull’operato svolto fino a questo primo traguardo.
Prima di essere assunto dalla Apple, Tim Cook era capo del Dipartimento Vendite alla Intelligent Electronics e, poi, direttore della North American Fulfillment all’IMB per dodici anni. Per l’azienda di Jobs, sistemò il settore distribuzione e manifattura, riducendo drasticamente gli inventari della Mela e aumentando i suoi profitti. Successivamente – nel 2004 – Steve lo nomina Amministratore Delegato, considerandolo valido e qualificato tanto da sostituire il CEO nei periodi di assenza per i problemi di salute.
Adesso, Mark Milian della CNN descrive Cook all’altezza della situazione. Le indicazioni che avrebbe fornito Jobs all’azienda prima della sua morte porteranno alla luce prodotti Apple sotto il regime del nuovo CEO della Mela e, questo, ha dimostrato di aver raccolto il guanto senza ripensamenti.
Tim Cook è stato sostenuto finanziariamente dal CdA della mela morsicata, che ha concesso al CEO entrante un milione di premi in azioni vincolate. La prima metà di queste azioni sarà disponibile per Cook tra cinque anni, il resto maturerà negli anni a seguito, finché sarà alla guida.
L’iStaff è stato rassicurato sin dal primo giorno dal nuovo capo, che ha promesso di lasciare invariati i principi e le linee guida dell’azienda, esattamente per come Steve l’aveva impostata. Ma, quando nel mese di Settembre Apple iniziò a devolvere contributi ad associazioni no profit, con la campagna “Apple Matching Gifts Program” firmata da Tim Cook, donando un dollaro per ogni dollaro donato dai dipendenti, le critiche furono aspre. Numerose voci si diffusero rapidamente, ricordando che una campagna del genere non sarebbe mai esistita sotto la guida di Steve.
Bisogna ammettere però che l’iniziativa meritava le lodi che successivamente ha ricevuto. E Tim Cook di certo non vuole mettersi a confronto con il genio visionario. Al memoriale organizzato dalla Mela per Jobs, anzi, ha detto:
«Steve ha fatto del nostro mondo un posto migliore. Ha lasciato le sue impronte su tutta la società mondiale. Jobs ha messo in piedi un’azienda che solo lui poteva costruire, grazie allo spirito geniale che sarà la base della Apple per sempre».
Tim Cook, il nuovo CEO della mela morsicata, è riuscito a diffondere fiducia negli investitori in un tempo molto breve. Infatti, negli ultimi 100 giorni il valore delle azioni della società è salito del 4,3% – anche se alcuni parlano di effetto Jobs.