Tim Cook parla dei benefici della globalizzazione, spiegando come il processo in corso possa portare vantaggi a tutte le popolazioni, purché si perseguano obiettivi di eguaglianza e redistribuzione. L’occasione è quella del China Development Forum 2017, con un intervento del CEO di Apple lo scorso sabato. Molti i temi toccati, oltre alla stessa globalizzazione, dall’economia alla privacy degli utenti.
Il forum in questione è uno degli appuntamenti annuali più importanti in Cina: vi partecipano, infatti, figure di elevato profilo a livello governativo, i rappresentanti delle istituzioni, i leader delle aziende di maggiore successo e una folta schiera di studenti. Tim Cook, invitato per l’edizione in corso, ha voluto ribadire con la sua presenza il legame che da anni unisce Apple al Paese, patria dei suoi principali partner produttivi, nonché si è voluto concentrare sul tema della globalizzazione. Un processo che non deve essere necessariamente demonizzato, soprattutto quando etico ed equo nei confronti delle popolazioni, poiché in questo momento storico l’alternativa dell’isolamento potrebbe essere davvero deleteria per l’economia e la società.
Penso che la peggiore cosa da dire – perché non aiuterebbe nessuno – è che la globalizzazione sia negativa. Credo che, in realtà, si possano vedere quelle nazioni nel mondo che si isolano dalle altre: non sono d’aiuto alle loro popolazioni.
Pur non entrando nel dettaglio dei problemi quasi endemici in Cina, Cook ha comunque voluto parlare di alcuni aspetti importanti, tra cui quello della sicurezza informatica e della privacy. In particolare, seppur non apertamente in contrasto con la politica di controllo esteso sulla Rete voluta dal governo cinese, il CEO di Apple ha voluto ribadire l’inviolabilità della riservatezza degli utenti, così come la loro esclusiva proprietà dei dati:
Crediamo che un individuo debba possedere i propri dati e debba essere in grado di controllarli.
Il viaggio del leader di Cupertino continuerà nei prossimi giorni, in particolare nella giornata di oggi, con un incontro privato con Xu Lin, direttore della Cyberspace Administration del Paese.