Il CEO di Apple Tim Cook sta preparando la propria azienda a un anno molto impegnativo, che la vedrà entrare «in nuove categorie di prodotti» e che le permetterà di avere entro fine anno «la miglior pipeline di prodotti mai vista negli ultimi 25 anni», uno dei quali sarà iWatch. Lo smartwatch con la mela morsicata sembra essere più reale di giorno in giorno e un nuovo articolo del New York Times lo conferma, spiegando peraltro alcuni retroscena del suo sviluppo.
Il nuovo report è focalizzato su Tim Cook e sul suo stile di leadership dopo gli anni trascorsi come sostituto di Steve Jobs, una figura che sta cercando di sostituire non con una persona, ma con cinque. Per tale motivo, l’amministratore delegato avrebbe distribuito tra i manager Apple le varie responsabilità e progetti, tenendo per sé invece solo quelle cose in cui si sente maggiormente ispirato, tra cui la parte di iWatch relativa all’uso nella vita di tutti i giorni:
Cook è interessato alle implicazioni che iWatch avrà nella vita di tutti i giorni. Ad esempio alla possibilità che iWatch avrà nel migliorare la qualità della vita, limitando le visite del medico.
Il rapporto rileva dunque numerose differenze tra la gestione di Tim Cook e quella di Steve Jobs, sottolineando come il “nuovo” CEO abbia preso in questi anni delle importanti decisioni per rilasciare nuovi prodotti unici e per acquisire nuovi talenti. Cook sarebbe dunque meno coinvolto nella progettazione diretta dello smartwatch, delegandone gran parte dello sviluppo ad altri dirigenti top di Apple come ad esempio Jony Ive. Sotto la responsabilità diretta del CEO vi sarebbe invece unicamente la parte relativa alla salute, ovvero come iWatch potrebbe aiutare le persone a migliorare la propria salute in modo più efficiente.
Fonti anonime Apple avrebbero peraltro confermato l’arrivo di iWatch entro fine anno, con una dichiarazione esattamente in linea alle precedenti indiscrezioni.