Tim Cook ha chiesto scusa. L’arrivo dell’attesissimo iOS6, con annesso nuovo iPhone 5, non è stato di certo privo di polemiche, scaturite dalla scelta di un nuovo sistema proprietario di mappe e non più dipendente dal colosso Google, come già annunciato da alcuni mesi a questa parte. Molti errori, decisamente troppi secondo gli utilizzatori dei dispositivi firmati Apple, hanno spinto in molti a lamentarsi tanto da costringere il CEO dell’azienda di Cupertino a una lettera aperta ai propri clienti, in cui ha candidamente ammesso le proprie colpe, con tanto di buoni propositi per il futuro.
«Ai nostri clienti
Alla Apple, ci sforziamo di creare prodotti di prima classe così da offrire ai nostri utenti la miglior esperienza possibile. La scorsa settimana, con il lancio delle nuove mappe, siamo venuti meno a questo impegno. Siamo sinceramente dispiaciuti per la frustrazione che la cosa ha causato ai nostri clienti e stiamo facendo di tutto per rendere migliori le mappe.
Abbiamo lanciato Maps iniziamente con la prima versione di iOS. Con il passare del tempo, abbiamo voluto mettere a disposizione dei nostri utenti mappe sempre migliori includendo funzioni come la navigazione turn-by-turn, l’integrazione vocale, Flyover e mappe vettoriali. Per fare ciò abbiamo creato una versione di Maps partendo da zero.
Ci sono già oltre 100 milioni di dispositivi iOS che usano le nuove mappe Apple, con molti altri che si aggiungono ogni singolo giorno. In appena una settimana, gli utenti iOS con le nuove mappe hanno già cercato quasi mezzo miliardo di luoghi. Più gli utenti usano le nostre mappe, meglio riusciremo a renderle e ringraziamo tutti per i feedback che stiamo ricevendo.
Mentre miglioriamo le mappe, potete provare soluzioni alternative scaricando le applicazioni mappali dall’App Store, quali Bing, MapQuest e Waze, o usare le mappe Google e Nokia andando sui loro siti Web e creando una icona sulla vostra home screen per le loro web app.
Tutto quel che facciamo in Apple è finalizzato a far sì che i nostri prodotti siano i migliori al mondo. Sappiamo che vi aspettate ciò da noi e lavoreremo senza sosta finché le mappe non avranno lo stesso incredibile standard di qualità.
Tim Cook»
Un appello, quello di Cook, che ha però fatto scattare immediatamente il paragone con il suo predecessore Steve Jobs il quale, davanti ai passi falsi dei prodotti della mela morsicata, ha sempre preferito ribattere in maniera ferma e decisa, sottolineando i punti di forza e mai compiangendosi per i piccoli passi falsi prontamente additati dalla community. È palese come una lettera del genere sia una chiara ammissione d’errore, con tanto di suggerimenti verso terze parti in nessun modo legate al mondo Apple; una scelta controversa, che segna in maniera inequivocabile il cambio di rotta dall’era Jobs verso nuovi lidi, più aperti al dialogo con i clienti che continuano a mostrare, coda dopo coda davanti agli store distribuiti sul territorio mondiale, continua fedeltà ai dispositivi made in Cupertino.