La Tim è stata condannata dall’Antitrust, su segnalazione dell’Agcom, a pagare una multa di 64.600 euro.
La vicenda era nata in seguito al messaggio pubblicitario relativo all’offerta Tim Tribù promossa dalla Tim lo scorso autunno.
Nel messaggio pubblicitario si proponeva un’offerta che azzerava completamente i costi di ricarica.
Ma nello spot si omettevano tutta una serie di condizioni e limitazioni per usufruire correttamente della promozione:
- i costi di ricarica venivano comunque pagati per chi possedeva una ricaricabile
- si pagavano 5 euro come costo di attivazione della promozione
- il bonus ricevuto era utilizzabile solo in sms e chiamate verso altri utenti Tim Tribu e con scadenza temporale di 30 giorni
- si costringeva il cliente a effettuare un cambio piano verso uno con costi più elevati
- l’offerta infine prevedeva un massimo di 3 ricariche al mese
Tutto questo ha indotto l’Antitrust a comminare la multa a Tim.
Ma secondo quanto esposto, mediante un comunicato stampa, dall’ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) le sanzioni sarebbero troppo basse.
Domenico Murrone, consigliere Aduc, sostiene
La sanzione comminata è di 64.400 euro, un’inezia, rispetto ai vantaggi avuti dal gestore grazie a questa pubblicità. La cifra che Telecom dovrà pagare corrisponde allo 0,00215% dell’utile netto 2006 (3miliardi di euro). E’ come, per esempio, se noi comuni mortali fossimo multati di 0,47 euro per un divieto di sosta […] saremmo per questo stimolati a non violare più il codice della strada, visto che è molto meno di un costo di un parcheggio? […] L’esiguità delle sanzioni, rispetto ai vantaggi, fa sì che i gestori continuino imperterriti nei loro bluff.