Netbook è un progetto realizzato dal Centro Studi di TIM giunto oramai alla settima edizione che racconta tutti i numeri della Rete TIM aggiornati a fine 2018. Più nello specifico, Netbook 2019 permette di scattare una fedele fotografia del livello di sviluppo digitale raggiunto oggi nelle regioni e province italiane, grazie alla rete ultrabroadband fissa e mobile di TIM.
Un’iniziativa unica in Europa che rende accessibile al grande pubblico informazioni dettagliate sull’infrastruttura più stesa d’Italia con oltre 17 milioni di chilometri di fibra posati sul territorio nazionale e sulla quale hanno viaggiato, nel solo 2018, oltre 9,5 miliardi di Gigabyte di traffico internet. La Rete TIM si conferma la spina dorsale dell’Italia digitale che, con il 5G, porterà ad una trasformazione fino ad oggi inimmaginabile con prestazioni 10 volte superiori a quelli attuali.
Entrando nei dettagli di questo report, ogni utente broadband su rete fissa TIM nel 2018 ha navigato in media 105,4 Gigabyte/mese, un livello di traffico 5 volte superiore a quello registrato nel 2011, e pari a circa 22 Gigabyte in più al mese rispetto al 2017 che equivalgono a un incremento di 700 Mega al giorno. Volendo quantificate questo traffico in ottica di consumo, significa circa un’ora in più al giorno davanti al PC o in generale ad un device collegato ad Internet. La crescita di servizi di online streaming – film, video e eventi sportivi – ha contribuito in maniera importante alla crescita del traffico.
Molto interessante il dato che vede il Sud primo per quanto riguarda i consumi. Infatti, nel 2018 le prime tre regioni che emergono per volume di traffico dati medio per linea fissa sono le regioni del Sud: Campania (137,4 Gigabyte/mese), Calabria (122,9 Gigabyte/mese) e Sicilia (117,9 Gigabyte/mese. Al quarto e quinto posto troviamo Lazio (116 Gigabyte/mese) e Puglia (115 Gigabyte/mese). Si tratta di regioni accomunate da nuclei familiari più numerosi, in cui TIM ha sviluppato nel tempo un efficace modello di collaborazione tra pubblico e privato.
Il “primato” di questi territori in ottica fruizione di Internet è confermato anche a livello provinciale ed infatti nella top ten delle province in termini consumi di traffico, fatta eccezione della Provincia di Prato (che si colloca al 9° posto), troviamo tutte province del Sud Italia. In questa particolare classifica svettano Crotone, Napoli e Caserta seguite da Palermo, Reggio Calabria, Catania, Siracusa, Salerno e Taranto. La vera rivelazione è Crotone che dal 2° posto dell’anno scorso ha scalato la vetta registrando una crescita di oltre 50 Gigabyte/mese in un solo anno, con un incremento del traffico medio pari a più del doppio di quello registrato a livello nazionale.
Il continuo incremento del traffico per linea testimonia un utilizzo sempre più intenso e consapevole di internet e dei suoi vantaggi da parte di chi già usufruisce dei servizi a banda larga e ultralarga. Infatti, nonostante l’elevato livello di infrastrutturazione del Paese e l’incremento di circa 1,6 milioni di linee broadband registrato negli ultimi due anni, si continua a registrare un ritardo rispetto ai principali paesi europei in termini di adozione dei servizi digitali: secondo i dati della Commissione Europea e Eurostat, più di un quarto delle famiglie italiane ancora non dispone di un PC (mentre in Germania e Regno Unito sono meno dell’8% le famiglie che non hanno un computer), quasi un italiano su cinque non ha mai utilizzato internet (in Germania e Regno Unito sono meno del 5% le persone che non l’hanno mai utilizzato); e meno di 4 italiani su 10 acquista online, laddove in Germania e Regno Unito i cittadini che acquistano online superano l’80% del totale.
I dati del Netbook confermano che la sfida da affrontare a livello Paese è quella di far salire a bordo dell’economia digitale chi ancora ne è rimasto fuori, e su questo fronte l’impegno di TIM è centrale grazie a corsi di alfabetizzazione digitale, gratuiti e aperti a tutti, che saranno avviati dopo l’estate su tutto il territorio nazionale.