Conferme, smentite, veti, tavoli di discussione, proposte; della chiacchierata fusione tra TIM e Open Fiber si è scritto di tutto e l’ultima notizia era che le parti stavano ancora discutendo per arrivare ad un accordo che, però, sembrava lontana dall’ipotesi di una possibile unione tra le due reti. Eppure, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, le trattative della fusione sarebbero andate avanti tanto che questo argomento sarà discusso nel CDA dell’operatore del primo agosto. Secondo la fonte, la struttura dell’operazione sarebbe la seguente. TIM acquisirebbe il 50% di Cdp in Open Fiber. Acquisto che sarebbe pagato con azioni dell’operatore.
Contestualmente si arriverebbe alla fusione di Open Fiber con Flash Fiber, la ben nota Joint venture che TIM ha realizzato con Fastweb per lo sviluppo della fibra ottica. TIM arriverebbe così a controllare i due terzi del capitale. Cdp, dal canto suo, arriverebbe a possedere una quota di azioni di TIM molto vicina a quella in possesso da Vivendi, attorno al 21%. Secondo quanto ha riportato Repubblica, inoltre, TIM e Cdp avrebbe trovato un accordo sul valore di Open Fiber che sarebbe di circa 2 miliardi di euro. Enel che è azionista di Open Fiber, sarebbe propensa a vendere la propria quota ma probabilmente rimarrà ancora presente nella società di rete in quanto avrebbe richieste superiori a quanto sarebbero disposte a pagare TIM e Cdp.
L’incorporazione di Open Fiber in TIM che sembrava destinata a non realizzarsi, potrebbe, invece, essere davvero portata a termine e anche con tempi relativamente rapidi. Se si dovesse davvero portare a compimento questa operazione industriale, la digitalizzazione dell’Italia con la posa della fibra ottica potrebbe subire una rapida accelerazione.
Non rimane qundi che attendere i prossimi mesi per capire come evolverà questa vicenda che è importante per lo sviluppo del mercato delle TLC in Italia.