Brutte notizie per i clienti di rete fissa TIM che non hanno sottoscritto un abbonamento all inclusive e che, dunque, usufruiscono di tariffe a consumo. Per loro, a partire dal primo aprile, il costo delle chiamate nazionali raddoppia. Infatti, a partire da quella data il prezzo delle chiamate a consumo verso i telefoni fissi e i cellulari nazionali dell’offerta VOCE e della linea ISDN, varierà da 10 cent a 20 cent al minuto e sarà previsto per ogni chiamata uno scatto alla risposta di 20 cent.
Il costo dell’abbonamento mensile resterà invariato. Sarà anche mantenuto lo sconto del 50% oltre le 3 ore di conversazione al mese per le chiamate verso i telefoni fissi nazionali e non subirà alcuna variazione l’attuale modalità di tariffazione a scatti anticipati da 60 secondi. La variazione, come anticipato, non riguarderà chi ha sottoscritto un’offerta che include linea telefonica, chiamate e/o navigazione Internet in un unico abbonamento. TIM evidenzia, inoltre, che i clienti che non intendessero accettare le nuove condizioni, in base al Codice delle Comunicazioni Elettroniche avranno il diritto di recedere dal contratto entro il 31 marzo 2016, anche passando ad altro operatore, senza costi di disattivazione.
Per farlo, i clienti dovranno inviare una richiesta scritta e fotocopia del loro documento di identità, in qualità di titolari del contratto da cessare, all’indirizzo “Telecom Italia Servizio Clienti Residenziali, Casella postale n. 111 – 00054 Fiumicino – Roma “, oppure via fax al numero gratuito 800.000.187.
Trattasi di una notizia che sicuramente non piacerà a molti clienti TIM, soprattutto a coloro che fanno un uso limitato della linea fissa a cui non servono chiamate illimitate e una connessione internet. Una mossa che sembra, dunque, voler spingere la clientela ad abbracciare gli abbonamenti all inclusive che non saranno toccati dalla rimodulazione.