TIM lancia la nuova modalità “Sempre Connesso” che permette ai clienti ricaricabili di poter parlare, navigare e inviare SMS, in Italia e nei Paesi UE, senza limiti in caso di esaurimento del credito residuo. Grazie a questa nuova modalità lanciata dall’operatore, i clienti che andranno ad esaurire il credito residuo non saranno più bloccati al traffico uscente come accade oggi, ma avranno la possibilità di continuare ad effettuare traffico voce, SMS e Internet in Italia e nei Paesi UE, senza limiti fino a un massimo di 2 giorni consecutivi, al costo di 0,90 euro al giorno. Tale costo sarà addebitato, alla prima ricarica effettuata, solo in caso di utilizzo.
In caso i clienti non effettuassero una ricarica entro 2 giorni, TIM disattiverà la possibilità di poter effettuare traffico uscente e la SIM rimarrà attiva solo per ricevere chiamate o SMS e per effettuare chiamate di emergenza. L’operatore evidenzia che tutti coloro che utilizzano il servizio “TIM Ricarica Automatica” non esauriscono il credito e, quindi, non avranno necessità di usare la nuova modalità “Sempre Connesso“. I clienti interessati da tali novità saranno informati con una campagna comunicazionale mirata tramite SMS, IVR, Web e Servizio Clienti 119. Questa nuova modalità che di fatto deve essere considerata come una rimodulazione tariffaria, entrerà in vigore dal prossimo 28 aprile 2019.
Chi non volesse accettare questa modifica contrattuale, ai sensi dell’art. 70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, potrà recedere dal contratto o passare ad altro operatore, senza penali né costi di disattivazione, dandone comunicazione entro il giorno antecedente la data di avvio della modifica contrattuale, comunicata nel testo SMS inviato al cliente con almeno 30 giorni di preavviso.
Le istruzioni per recedere sono le seguenti:
Qualora il cliente intenda esercitare il recesso, ai sensi dell’art. 70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, cessando la linea mobile, potrà compilare direttamente on line il “Modulo di richiesta cessazione ed autocertificazione di possesso linea”. In alternativa, è possibile scaricare, stampare e compilare lo stesso modulo ed inviarlo all’indirizzo indicato nello stesso o tramite PEC all’indirizzo disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it, allegando copia della documentazione richiesta, oppure recarsi presso i Negozi TIM o chiamare il 119. Il suddetto modulo può aiutare il cliente a gestire la richiesta di recesso, ma è sempre possibile inviare, in alternativa, una comunicazione scritta in forma libera, che dovrà, tuttavia, contenere i medesimi dati, essendo gli stessi necessari all’espletamento della richiesta. Si ricorda che, in caso il cliente scelga di cessare la linea mobile, perderà definitivamente il relativo numero di telefono.
Qualora sulla linea mobile sia associato un contratto per l’acquisto di un prodotto con pagamento rateizzato (ad esempio telefono, tablet, etc.) o un’offerta con promozione legata alla permanenza del numero in TIM, prima di effettuare la richiesta di cessazione della linea o di passaggio ad altro operatore, il cliente dovrà compilare online il ”Modulo di richiesta di esercizio diritto di recesso” oppure contattare il Servizio Clienti 119, affinché non gli siano addebitati eventuali penali e costi di disattivazione contrattualmente previsti in caso di cessazione anticipata dell’offerta. Compilando il medesimo modulo è possibile, inoltre, decidere se mantenere attiva la rateizzazione del prodotto o pagare le rate residue in un’unica soluzione.
Il Servizio Clienti 119 è sempre a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie sulle modifiche contrattuali sopra descritte, sulle modalità di esercizio del diritto di recesso e per aiutare i Clienti nella compilazione della relativa comunicazione.
TIM non è il primo operatore a consentire ai suoi clienti di poter continuare a chiamare anche dopo aver esaurito il loro credito. Da alcune settimane, anche Vodafone ha annunciato una soluzione simile che permette di continuare a navigare ed a chiamare al costo di 0,99 euro per 48 ore, anche in Europa.