I principali operatori di telefonia mobile in Italia offrono, in alcune parti del Paese, connettività 4.5G. Trattasi di una standard che permette sulla carta velocità massime sino a 1 Gbps. Ovviamente, per poter sfruttare queste prestazioni, i clienti devono pure disporre di uno smartphone con modem integrato in grado di supportare completamente il 4.5G. Tuttavia, da alcuni mesi a questa parte, alcuni operatori hanno iniziato a limitare le velocità massime raggiungibili in base ai tipi di profili tariffari sottoscritti.
TIM, per esempio, con l’introduzione delle prime offerte di connettività 5G, ha iniziato a porre dei precisi limiti di velocità. Di default, la velocità è “limitata” in 4G a 150 Mbps in download e a 75 Mbps in upload. Trattasi di prestazioni sempre notevoli ma in precedenza i clienti potevano usufruire della piena velocità senza dover pagare alcun extra. Adesso, per poter disporre delle massime prestazioni, i clienti dovranno o sottoscrivere un piano 5G o il piano TIM Advance 4.5G al costo mensile di 19,99 euro.
Anche Vodafone applica alcune limitazioni ma molto meno restrittive di quelle di TIM. Per esempio, alcune recenti offerte Winback e Operator Attack prevedono una velocità massima in 4.5G di 600 Mbps. L’operatore offre, comunque, già alcune tariffe 5G Ready che quindi permettono pure di accedere alle massime prestazioni in 4.5G. Vodafone quindi, al momento, non pone in essere particolari restrizioni in termini di velocità.
Wind Tre, al momento, non applica alcuna restrizione per quanto concerne la sua rete 4.5G che permette di disporre di una velocità massima teorica di 1 Gbps. C’è, però, da fare un distinguo. I clienti Wind possono accedere alla rete 4G di default, attivando una qualsiasi offerta. Per quanto riguarda, invece, 3 Italia, i vecchi clienti devono sottoscrivere una precisa opzione 4G LTE al costo di 1 euro al mese. Per i nuovi clienti, tale opzione è inclusa nei piani dallo scorso primo aprile 2019.