Nuova causa legale per Apple, ma questa volta non c’entra Samsung e nemmeno nessun altro agguerrito concorrente asiatico. Un avvocato canadese ha deciso di citare in giudizio Apple per i malfunzionamenti della sua Time Capsule, il dispositivo di backup esterno targato Mela. E richiede un risarcimento di ben 25.000 dollari.
Perminder Tung, questo il nome dell’avvocato, ha deciso di far causa a Cupertino a seguito della rottura del dispositivo di backup, con la conseguente perdita di importanti dati personali, comprese le immagini della nascita di suo figlio. A quanto pare, la Time Capsule in suo possesso farebbe parte di una serie difettosa su cui Apple non avrebbe fornito adeguata assistenza.
L’uomo sostiene che il device sia affetto da problemi di design e surriscaldamento, così come riconosciuto per alcuni modelli messi in commercio nel 2010, sostituiti prontamente da Apple. La versione in questione, tuttavia, risale al 2008 e pare che Cupertino abbia rifiutato l’assistenza perché terminati sia il periodo di garanzia che la finestra temporale per i ricambi gratuiti della merce difettosa.
«Il difetto di Time Capsule, che irrimediabilmente ha distrutto i dati salvati, porta a una totale e fondamentale infrazione del contratto. L’accusata Time Capsule non ha incapsulato e protetto le informazioni che avrebbe dovuto rendere sicure.»
Il guru della tecnologia Todd Maffin, commentando il caso per i microfoni dell’emittente CBS, ha tuttavia sottolineato come su Apple non possano ricadere tutte le responsabilità. Appare assodato come i dispositivi d’archiviazione nel tempo possano pure rompersi e, per questo, l’utente deve imparare a proprie spese a effettuare copie multiple di backup:
«Davvero, è urgente per l’utente proteggere i propri dati, specialmente se sono importanti per il business o da un punto di vista personale. […] Nell’economia dell’informazione i beni che produciamo come società non esistono in forma fisica. Esistono in bit e bytes, quindi è davvero importante avvalersi di servizi diversi per effettuare il backup del computer, molti dei quali oggi offerti gratuitamente.»
Non resta che attendere il giudizio delle corti: chi la spunterà tra Apple e l’agguerrito avvocato?