Il mese scorso, in molti avevano dato quasi per scontata l’assegnazione a Steve Jobs del riconoscimento Persona dell’Anno da parte del Time, ma così non è stato. Il settimanale americano ha infatti eletto Person of The Year “The Protester”, ovvero “Il Contestatore”, con riferimento a tutti coloro che hanno preso parte ai movimenti di protesta nel Medio Oriente, in Europa e negli Stati Uniti.
A seguire si sono piazzati l’ammiraglio William McRaven, che ha guidato la missione per la cattura e l’uccisione di Osama bin Laden, l’artista e attivista cinese Ai Weiwei, il politico a stelle e strisce Paul Ryan e infine la duchessa di Cambridge Kate Middleton.
Dopo Marck Zuckerberg, che ha ricevuto lo scorso anno il riconoscimento (soffiandolo a Julian Assange di Wikileaks), la tecnologia cede dunque il passo alla cronaca e all’attualità, in considerazione dell’influenza esercitata da persone comuni nei confronti di governi e istituzioni in tutto il mondo.
Il nuovo numero del magazine riserva però uno spazio all’ex iCEO all’interno della sezione “Fond Farewells”, con un intervento di John Lasseter, direttore creativo Pixar:
Personalmente, ho sempre considerato Steve come un fratello e lui non ha mai smesso di stupirmi. Ha sempre saputo che i suoi prodotti e la tecnologia sviluppata da Apple avrebbero potuto migliorare la vita della gente.