L’eco della lotta popolare contro Mubarack nata sul Web si è fatta sentire anche nella famosa e attesissima lista delle 100 persone più influenti del mondo stilata da “Time“. In cima, infatti, c’è Wael Ghonim, l’eroe di Google. E non è l’unica star della rete a farsi notare nell’elenco.
Sono passati poco più due mesi dalla storica liberazione di Ghonim, manager di Google in Egitto, chiesta a gran voce da tutto il mondo, un coro che partì dalla piazza Tahir e coinvolse anche la stessa Mountain View, che condusse in prima fila una battaglia a colpi di stratagemmi tecnologici per garantire una voce alla protesta pacifica nel paese.
Ora il riconoscimento di Time, che ha indicato proprio lui come persona più influente del 2011. Nella pagina dedicatagli, le motivazioni sono indiscutibili e ricordano l’evento eccezionale che ha rappresentato il movimento 25 gennaio nel mondo arabo:
“Sottolineando che il regime avrebbe ascoltato le proteste solo nel momento in cui i cittadini avessero esercitato il loro diritto di manifestazione pacifica e di disobbedienza civile, Wael contribuito ad avviare una una rivoluzione pacifica. La risposta è stata miracolosa: un movimento che è iniziato con migliaia di persone il 25 gennaio si è chiuso con 12 milioni di egiziani e la rimozione di Hosni Mubarak e il suo regime. Pratica che Wael e i giovani egiziani hanno diffuso a macchia d’olio in tutto il mondo arabo.”
Altri personaggi della Rete si sono distinti, secondo Time, a partire da Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, sesto nella classifica e protagonista della copertina di Persona dell’anno del 2010 sempre secondo il giornale.
Julian Assange, fondatore di Wikileaks, è nono, subito dietro Angela Merkel. Brutti tempi, peraltro, per i politici, se il presidente americano Barack Obama non è neppure nei primi 50 ed è superato da Michelle, sua moglie.
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