Apple potrebbe presto trasformarsi in un player strategico nel settore televisivo e della distribuzione online di contenuti correlati. L’indiscrezione circola ormai da tempo, con la previsione di un possibile servizio in abbonamento il prossimo settembre, ma le prime indicazioni dagli esperti di settore arrivano solamente oggi. Secondo Jeffrey Bewkes, CEO di Time Warner, Apple sarebbe pronta a entrare nel mercato TV.
L’occasione per queste dichiarazioni, così come riportate da CNET, è un recente incontro sui risultati fiscali del gruppo. In questo frangente il CEO di Time Warner avrebbe sottolineato quanto Apple sia “davvero lungimirante” in merito all’universo televisivo, per questo appare possibilista sull’eventualità il colosso californiano lanci un servizio in streaming a breve.
Non è ovviamente dato sapere se il CEO conosca qualche dettaglio sulla strategia futura di Apple o abbia maturato una simile previsione dati i movimenti recenti dell’azienda. D’altronde i precedenti sono importanti, a partire dalle dichiarazioni di Tim Cook che, in alcune occasioni, ha spiegato come la televisione attuale sia ferma agli anni ’70, quindi ben pronta per essere rivoluzionata. E in attesa della nuova Apple TV, in arrivo forse alla WWDC 2015 con tanto di Siri e App Store dedicato, la prima prova è stata brillantemente superata. Con il lancio di HBO Now, in collaborazione con l’omonima emittente televisiva, la Mela ha infatti collezionato il plauso di critica e pubblico.
A tutto questo si aggiunga come, da qualche settimana a questa parte, voci sempre più insistenti parlino dell’imminente lancio di un servizio ibrido, a metà strada tra l’on demand di concorrenti come Netflix e alternativo alla TV via cavo negli USA. Sebbene di conferme al momento non ve ne siano, sembra che in autunno Apple sia pronta a lanciare dei pacchetti d’abbonamento sia per la visione di canali in diretta streaming che per la fruizione di contenuti on demand dal cloud. Con un costo di circa 30-40 dollari al mese, l’iniziativa di Apple potrebbe essere una delle più valide alternative alla classica pay-tv statunitense, senza tuttavia bisogno di cablatura della propria abitazione. Non resta che attendere i primi giorni di giugno, nella speranza emerga qualche dettaglio maggiore.