È in commercio da circa una settimana TimeCapsule, la nuova base WiFi prodotta da Apple. Oltre a fornire connettività con lo standard 802.11n, l’innovativo dispositivo è dotato di un disco rigido per effettuare i backup dei sistemi direttamente sulla rete wireless. Una funzione da tempo attesa, che ha però fatto imbufalire i numerosi possessori della versione precedente della base WiFi. Ma che cosa ha destato tanta indignazione tra gli utenti della AirPort Extreme Base?
Per capirlo occorre compiere qualche passo indietro, naturalmente nel tempo. Nel corso del tradizionale keynote del Worldwide Developer Conference (WWDC) nel giugno 2007, Steve Jobs presentò alla stampa alcune delle principali funzioni di Leopard, il nuovo sistema operativo all’epoca entrato nelle ultime fasi di test e sviluppo. Durante la conferenza, Jobs introdusse TimeMachine, una nuova applicazione compresa nell’installazione di Leopard per effettuare in maniera semplice e automatica i backup del proprio Mac. Il CEO di Apple annunciò, inoltre, che il nuovo Mac OsX avrebbe consentito ai possessori di una AirPort Extreme Base di effettuare i backup via wireless su un hard disk collegato alla base stessa.
Per ragioni tecniche e di tempo, Apple non fu in grado di mantenere la propria promessa al momento del rilascio di Leopard nel corso dell’ottobre 2007: TimeMachine funzionava perfettamente con gli hard disk collegati ai Mac, ma non con i dischi rigidi connessi alla AirPort Extreme Base. Le speranze dei tanti possessori del router della mela si riaccesero qualche settimana più tardi, quando Cupertino rilasciò la prima versione di aggiornamento per il suo sistema operativo. L’illusione di un momento lasciò presto lo spazio a una nuova delusione: il problema dei backup wireless non era ancora stato risolto.
Tra promesse non mantenute, speranze e delusioni, giungiamo al tradizionale appuntamento del Macworld Expo dello scorso gennaio. Tra le tante novità presentate da Steve Jobs, spicca anche un nuovo dispositivo: un ibrido tra un hard disk remoto e una base WiFi. Il nuovo gioiello tecnologico si chiama TimeCapsule e consente agli utenti Mac di avere a disposizione un accesso wireless e un disco rigido su cui effettuare comodamente i backup attraverso l’applicativo TimeMachine.
La novità fa sussultare i tanti possessori della “vecchia” AirPort Extreme Base, che finalmente intravedono la possibilità di creare backup via WiFi con i loro dischi rigidi collegati alla base. Jobs comunica, però, la necessità di qualche settimana di perfezionamento prima che TimeCapsule possa essere commercializzato. Le speranze degli utenti sono nuovamente costrette a slittare di qualche mese.
Il rilascio dell’aggiornamento a Leopard 10.5.2 ridesta per l’ennesima volta le aspettative degli utenti in possesso del router Apple, ma ancora una volta il nuovo upgrade non risolve il problema: i backup via WiFi continuano ad essere una chimera. Dopo qualche settimana, fa il suo debutto sul mercato TimeCapsule, che – salvo qualche inconveniente di compatibilità – permette di effettuare i backup via wireless senza particolari problemi. La medesima funzione non viene però attivata per coloro che già da tempo possiedono una TimeCapsule “ante litteram”, ovvero una AirPort Base Extreme collegata a un hard disk esterno.
È sufficiente consultare i forum di supporto ospitati sul sito di Apple per tastare il polso della crescente indignazione degli utenti. Dopo essersi confrontati per mesi su stratagemmi ed escamotage per sbloccare la funzione dei backup Wifi, ora sembrano prevalere sentimenti di delusione e amarezza. Sui forum di discussione, circola insistente la voce che Apple non abbia alcuna intenzione di attivare il backup wireless tramite le tradizionali AirPort Base Extreme. Ciò comporterebbe, infatti, una riduzione sensibile del bacino di possibili acquirenti della nuova TimeCapsule, prodotto su cui invece Cupertino punta molto. Scrive un utente: «Apple mi ha risposto consigliandomi di acquistare TimeCapsule, sostenendo che la funzione [di backup] non sia mai stata supportata via WiFi dalla AirPort Extreme Base, nonostante i loro annunci prima del rilascio di Leopard dicessero ben altra cosa»; «Qualcuno ha registrato il keynote su Leopard? […] Mr Jobs dichiarò chiaramente che TimeMachine avrebbe supportato i dischi rigidi connessi alla Airport Extreme. Il fatto che questa possibilità sia stata abbandonata andrebbe vagliata da qualche legale» scrive un altro.
Sono ormai centinaia i messaggi lasciati sul forum da parte degli utenti, la maggior parte dei quali non ritengono corretto dover spendere circa 300 dollari per acquistare TimeCapsule, sostituendo le loro basi WiFi che potrebbero fare la stessa identica cosa con un semplice collegamento a un disco rigido remoto. Al momento Apple non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sulla spinosa vicenda. In molti continuano ad auspicare un passo indietro di Cupertino.