Freddi comunicati a coprire calde trattative: si sta svolgendo così, in Inghilterra, il countdown che potrebbe portare alla cessione del fronte inglese di Tiscali a quello che sembra essere l’acquirente maggiormente interessato: Carphone. Milano Finanza riassume in breve la situazione attuale certificata dalle comunicazioni ufficiali previste per circostanze come quelle attuali: «Tiscali, su richiesta della Consob e con riferimento ai contenuti di un articolo apparso su un quotidiano straniero, ancora una volta ha confermato, come già comunicato al mercato lo scorso 24 aprile, che sono in corso trattative per la cessione dei suoi asset in Gran Bretagna. La società informerà prontamente il mercato su eventuali rilevanti sviluppi».
E gli sviluppi potrebbero essere imminenti. Sebbene qualcuno ipotizzi una chiusura in giornata, la deadline potrebbe essere spostata di 24 ore, ma in ogni caso le parti sono destinate a partorire una decisione nel giro di breve tempo. Le azioni Tiscali nel frattempo volano a Piazza Affari con una giornata tutta vissuta sull’entusiasmo con rialzi in doppia cifra a dipingere l’ennesima impennata dopo un periodo del tutto travagliato. Le opinioni sull’affare, però, sono ancor oggi molto contrastate.
Sebbene della trattativa con Carphone si sappia poco o nulla, la cifra in ballo potrebbe essere attorno ai 200 milioni di euro: «La cifra offerta da Carphone, se confermata, non sarebbe in grado di risolvere i forti problemi finanziari del gruppo sardo che ha sforato le garanzie sul debito che ammonta a 600 milioni di euro». La cessione degli asset inglesi, però, alleggerirebbe comunque la pressione sulla casa madre italiana, la quale sta rinegoziando il debito e, anche grazie al ritorno di Soru, sta tentando di trovare un nuovo equilibrio dal quale rilanciarsi.
Secondo il Times le trattative potrebbero addirittura prolungarsi fino al prossimo weekend, mentre non sembrano più esserci dubbi sul fatto che BSkyB sia ormai fuori dai giochi. Tiscali, nel frattempo, potrebbe essere al centro di investigazioni volte a smascherare eventuali illeciti correlati agli alti e bassi che il titolo subisce in queste settimane (aggiotaggio, insider trading). Le ipotesi lanciate da Milano Finanza sono però smontate dal medesimo editore tramite una dichiarazione accreditata ad un portavoce Tiscali: «Premesso che ad oggi Tiscali non ha ricevuto alcuna notifica né da parte di Consob né dalla parte della Guardia di Finanza, la società ritiene che ogni tipo di attività di controllo e verifica svolte dalle autorità sia fondamentale per garantire la trasparenza del mercato che è imprescindibile condizione per la tutela di tutti i suoi azionisti nonché della società stessa».