Si fa sempre più calda la sfida che vede Tom Tom e Garmin contendersi TeleAtlas. Ed è una sfida a suon di milioni, un braccio di ferro che vede la materia prima cartografica al centro di un nuovo mercato dalle uova d’oro: è il mercato della navigazione nel momento in cui si incontra con i servizi online, con la telefonia e con la dimensione mobile.
Nokia è il gruppo che ha mosso il passo più importante: 8 miliardi di dollari per Navteq, operazione rapida che ha lasciato sul campo solo TeleAtlas a disposizione della concorrenza (o quantomeno della nuova concorrenza, visto che il gruppo finlandese è ai suoi esordi nel settore). Tom Tom è stato il primo gruppo a buttarsi sul gruppo: l’offerta è stata quella di 21.25 euro per azione con valutazione globale del gruppo da 2 miliardi di euro. Poi però l’operazione Nokia ha lanciato qualche punto interrogativo agli azionisti TeleAtlas, i quali hanno iniziato a guardarsi attorno alla ricerca di migliori offerenti. E la ricerca ha avuto successo.
Entra a questo punto in scena Garmin e parte l’asta. Garmin ha offerto infatti 24.40 euro per azione quotando il gruppo 2.3 miliardi complessivi. Tom Tom a questo punto ha due possibilità: mollare la presa, con forti rischi per la futura stabilità delle proprie performance di mercato, oppure rilanciare. L’opzione scelta è stata la seconda e la quotazione di TeleAtlas è così salita a 2.9 miliardi con un’offerta da 30 dollari per azione. La palla torna ora a Garmin, la quale ha di fronte identica scelta ma cifre di maggiore importanza. Chi delle due la spunterà potrà sfidare Nokia forte di mappe proprie e della possibilità di concedere le stesse in licenza alla concorrenza.
Harold Goddijn, CEO Tom Tom, si dice fiducioso confidando al Financial Times un rassicurante «ora siamo in buona posizione per comprare TeleAtlas. Le azioni TeleAtlas, però, sono già salite oltre quota 30 euro, il che lascia pensare al fatto che gli investitori ritengano plausibile la possibilità che Garmin rilanci ancora una volta (ad oggi Tom Tom possiede il 28% di Tele Atlas contro il 5% di Garmin). La volatilità del titolo è estrema e tutto dipende dalle decisioni dei due contendenti. Ad uscirne vincitore è il settore intero: la navigazione ed i servizi correlati hanno di fronte a sè un momento di straordinario fulgore.