Lo scorso lunedì è stato sepolto Tony Curtis, il compianto attore hollywoodiano protagonista della celebre pellicola “A qualcuno piace caldo”. Stroncato a 85 anni da un attacco cardiaco dopo una lunga malattia, Toni ha trascorso la propria vita donandoci genialità ma, soprattutto, la propria insostituibile ironia. Sarà forse per questo che l’attore ha richiesto di farsi seppellire con il proprio iPhone, lo smartphone da cui non si separava nemmeno un istante nonostante la veneranda età. E sui social network è già tormentone: “chiamerà dall’aldilà?”.
E ce lo siamo chiesti anche noi di Webnews: alcuni colleghi suggeriscono, infatti, come il divo avrebbe potuto scegliere un terminale con una ricezione migliore da utilizzare in luoghi così isolati. Scherzi a parte, e siamo sicuri la simpatia di Curtis avrebbe sicuramente apprezzato, emerge un dato fondamentale: iPhone è davvero un terminale adatto a tutte le generazioni.
Per un ottantacinquenne non deve essere affatto semplice relazionarsi con la tecnologia, anche quando questa si rivela di semplice utilizzo. Decoder, telecomandi, televisioni di ultima generazione: chi è in contatto con persone anziane, sa benissimo quanto stress provochino loro questi ultimi ritrovati dell’industria dell’intrattenimento.
Il fatto che un anziano, invece, riesca a utilizzare autonomamente tutte le funzioni di iPhone tanto da non volersene più separare, è indicativo dell’alta qualità dell’interfaccia fornita da Cupertino. iOS non necessita configurazioni, è semplice e intuitivo: basta premere l’icona desiderata e il telefono farà il resto. Non è un caso, infatti, che la sua facilità sia stata riconosciuta da più fronti, anche dalle associazioni dei portatori di handicap.
Non ci resta che attendere una chiamata FaceTime da Curtis, per sapere che tempo fa lassù.
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