Chi ha già spento almeno 30 candeline forse ricorderà un software chiamato 3D Movie Maker, creato da Microsoft intorno alla metà degli anni ’90 per Windows. Un vero e proprio laboratorio in cui dare libero sfogo alla propria fantasia, posizionando personaggi tridimensionali all’interno di ambienti predefiniti e animandoli (in maniera in verità piuttosto grossolana) per creare delle storie sempre diverse. Oggi Google lancia Toontastic 3D ed è impossibile non richiamare alla mente il suo illustre predecessore.
Toontastic 3D
Il gruppo di Mountain View lo definisce come un’app rivolta ai bambini, “un programma che darà voce alla loro immaginazione e potrà trasformare i loro dispositivi in divertenti strumenti per sviluppare la creatività”. Una descrizione piuttosto accurata. L’applicazione è pensata per stimolare la naturale e innata voglia di inventare storie dei più piccoli. Di fare storytelling, giusto per utilizzare un termine tanto in voga (e spesso abusato). Toontastic 3D permette di disegnare, animare e raccontare avventure di ogni tipo, dando la propria voce ai personaggi semplicemente registrandola attraverso il microfono di smartphone o tablet. In un certo senso, è come giocare con un teatrino delle marionette in digitale.
Che sognino di diventare registi, insegnanti, fumettisti o semplicemente vogliano esplorare i confini della propria immaginazione, ci auguriamo che la nuova app aiuti i più piccoli a scatenare l’immaginazione, inventare, esplorare e allo stesso tempo sviluppare le competenze necessarie per i lavori creativi di domani.
Download
Toontastic 3D è disponibile in download gratuito per Android e iOS. Di seguito alcuni screenshot che mostrano chiaramente come tutto sia votato alla semplicità, in modo da risultare accessibile anche per i più piccoli. Va segnalato che al momento l’applicazione risulta disponibile solo in inglese, ma l’italiano potrebbe essere aggiunto in un secondo momento tramite update. Si tratta comunque di un ostacolo di poco conto per un bambino, considerando che gli strumenti per stimolare la creatività ci sono tutti e che, quando si tratta di mettere in moto la fantasia, per i più piccoli non c’è barriera linguistica che tenga.