Un attacco al cuore informatico della macchina organizzativa di Torino 2006 sarebbe stato bloccato prima di arrecare qualsivoglia danno ed una persona è ora indagata per “intrusione informatica”. La notizia è stata comunicata dalla Polizia e dal Toroc ma da sottolineare v’è l’esito positivo dell’operazione: la rete del comitato ha mantenuto integro il proprio isolamento dalla rete esterna e nessuna attività è stata nel caso specifico danneggiata.
La persona indagata avrebbe tentato di annullare le mura difensive della rete del comitato organizzativo agendo tramite una azienda che collabora esternamente ai lavori per i giochi olimpici. I tecnici avrebbero però individuato attività sospette mettendo così in moto la polizia e facendo scattare il fermo. Lo scopo dell’iniziativa non sarebbe ancora noto ma gli inquirenti sarebbero già al lavoro sul materiale sequestrato alla persona fermata (rimasta anonima).
«La persona è ora indagata per intrusione informatica, un reato che nel codice penale prevede una condanna fino a tre anni»: così Maurizio Masciopinto, Direttore della 2a Divisione investigativa del Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha commentato a Reuters lo stato dei fatti. L’AGI ha offerto i seguenti dettagli: «l’indagato era riuscito ad entrare illecitamente in possesso delle credenziali d’accesso alla rete “Addmin” del Toroc, “tentando di assegnarsi privilegi non consentiti[…] verosimilmente per effettuare azioni dimostrative o veri e propri danneggiamenti dei sistemi informativi del comitato organizzatore”». Non a caso, infatti, il fermo sarebbe sopraggiunto nella giornata stessa dell’inaugurazione dei Giochi.