“Leave us alone”, lasciaci in pace. Così Steve Jobs aveva liquidato Chelsea Kate Isaacs, una studentessa di giornalismo la cui colpa è stata di aver contattato Apple Media Relations per ottenere informazioni per un progetto universitario. La giovane è diventata ufficialmente la pecora nera di Apple, anche se una tale idiosincrasia da parte dello staff dell’iCEO non appare affatto giustificabile. E mentre le quotazioni Web di Chelsea di alzano vorticosamente, la reputazione di Cupertino cala in picchiata.
In una recentissima intervista, l’aspirante giornalista non ha voluto fare un singolo passo indietro rispetto all’intera vicenda che l’ha vista coinvolta. Come vi avevamo già informato, Chelsea era intenzionata a svolgere una ricerca sull’uso di iPad in ambiente universitario ma, dopo aver contattato a vuoto Apple Media Relations, un suo scambio epistolare si è tradotto in irritanti dichiarazioni di Steve Jobs.
Dopo che la querelle è stata resa di dominio pubblico, con conseguente stupore da parte delle testate sia online che cartacee, ci si aspettava una scusa formale da parte di Apple. Cortesia, però, che è mancata da parte della società, barricata in un fitto silenzio. E Chelsea pare sia proprio in attesa di un mea culpa da parte dell’iCEO.
Spero si scusi. Intendo che sono aperta al confronto, non ho nulla contro di lui e spero mi chiami. […] Dato che Apple non ha smentito l’accaduto, credo proprio che non sappia cosa dire a riguardo.
Allo stesso tempo, i media si sono chiesti per quale motivo la giovane abbia contattato proprio Steve Jobs per richiedere le informazioni per la propria ricerca universitaria, quasi fosse scontata una simile reazione da parte del leader di Apple. Anche in questo caso, però, la Isaacs ha una giustificazione più che plausibile:
Credo che quando si cercano risposte, sia che si porga una domanda al governo, che a Steve Jobs o al vicino di casa, meritiamo tutti di ricevere quelle risposte e meritiamo tutti di essere trattati equamente.
Non c’è che dire, la determinazione di Chelsea non ha rivali. Forse non riuscirà a completare la propria ricerca universitaria, ma passerà sicuramente alla storia del Web come una delle poche persone ad essere riuscita a tener testa al temibile Jobs.