Sono passati ormai diversi anni dall’arrivo del primo Tamagotchi. Era il 1996 e Bandai riuscì nell’impresa di conquistare il Mondo con gli animaletti virtuali di cui prendersi cura. Intere generazioni sono cresciute coi Tamagotchi e solo qualche anno fa Bandai aveva provato a fare il bis con nuove versioni che, però, non sono riuscite a prendere piede come era accaduto sul finire degli anni 90.
Se pensavate che il colosso giapponese fosse pronto a gettare la spugna, vi sbagliate di grosso. O meglio, a tentarci di nuovo stavolta è Bandai America, che non ha mai smesso di produrre Tamagotchi e che ha da poco annunciato una nuova versione degli animali virtuali che, sfruttando la sempre più capillare diffusione delle videocamere e fotocamere – e quella voglia di apparire che sta caratterizzando sempre di più le nuove generazioni – arriva dotato di una piccola camera che permetterà ai giovani utilizzatori di scattare foto insieme ai propri animali virtuali.
https://www.youtube.com/watch?v=G1UBUF1PDqM
Il nuovo Tamagotchi Pix prova a stare al passo coi tempi. Oltre a permettere di scattare foto, il nuovo dispositivo amplierà le modalità di interazione coi piccoli animali virtuali: non bisognerò soltanto dare loro del cibo, ma si potrà decidere di cucinare per loro e, addirittura, far consegnare loro del cibo a domicilio. Non solo. I piccoli animali virtuali non saranno più confinati nel loro dispositivo, ma potranno andare in visita ai loro amici e sfruttare funzionalità social che anche i giovanissimi ormai conoscono bene.
Sarà possibile incontrare fino a 100 amici Tamagotchi e intrattenere i piccoli pet virtuali con attività come la pittura o la cucina. E man mano che cresceranno potranno scegliere delle carriere da intraprendere quando torneranno al Tamagotchi Planet.
Le prevendite dei nuovi Tamagotchi Pix sono già partite negli Stati Uniti e in Canada e, c’è da giurarci, partiranno presto anche da noi. Non abbiamo ancora notizie ufficiali, ma il gameplay dei dispositivi in preordine in USA e Canada è disponibile in sei lingue, incluso l’italiano.