Solo pochi giorni fa Linus Torvalds aveva sentenziato senza mezzi termini al Sole24Ore che SCO non avrebbe in mano alcunchè, ed aveva rincarato sottolineando come tutto il polverone contro Linux sarebbe nato come ultimo disperato tentativo di salvare un’azienda con i conti sull’orlo del tracollo.
Va ricordato come Darl McBride, numero uno di SCO, avrebbe a sua volta precedentemente dichiarato che Linux sarebbe nato per eliminare Unix, semplicemente. I sospetti reciproci aggiungono tensione alla già intricata situazione, ed in questo frangente ecco una tagliente lettera di Linus Torvalds, diretta al rivale Darl McBride ma indirettamente dedicata a tutta la comunità Open Source.
Non c’è nulla da negoziare. Questo il succo della lettera di Torvalds. SCO in mano non avrebbe alcuna prova e i giudici non hanno sentenziato nulla: dunque perchè, come suggerito da McBride, negoziare?
La lettera del padre di Linux continua con sferzante ironia adducendo come l’etica Open Source apprezzi comunque anche le critiche, in quanto ogni suggerimento torna utile per la crescita ed il miglioramento del codice. Ironia e decisione, ed ora la palla passa a SCO.