In linea teorica trattasi di un semplice concept, un modo per festeggiare il 25esimo anniversario dalla nascita del business del computing mobile all’interno dell’azienda. Nella pratica, però, il nuovo Toshiba Libretto W100 è qualcosa che richiama al tempo stesso al passato ed al futuro, ad un design bocciato dal mercato e ad uno ambito.
Il Toshiba Libretto si presenta come un tablet pc con un doppio schermo. La duttilità di tale caratteristica è quel che, al tempo stesso, premia e punisce il prodotto. Il device, infatti, ricorda ampiamente i vecchi Ultra Mobile Pc di casa Microsoft che il mercato ha mai gradito; al tempo stesso, però, ricorda altresì il fantomatico Courier, il dispositivo fantasma che Microsoft ha illustrato senza mai portare a compimento la propria opera. A metà tra questi due design si posiziona il nuovo Toshiba Libretto con tanto di foto, prezzo e caratteristiche: ipoteticamente pronto ad arrivare sul mercato, quindi, ma con evidenti limiti ad affossarne le ambizioni.
Il nome non è casuale: Toshiba Libretto è infatti composto da due facciate richiudibili, due schermi da 7 pollici e risoluzione 1024×600 che possono essere usate o entrambe sulla medesima interfaccia, oppure dedicando uno dei due schermi ad una raffigurazione di una tastiera QWERTY touchscreen. Il dispositivo è supportato da Intel Pentium U5400 da 1.2GHz con 2GB di RAM, SSD da 64GB e sistema operativo Windows 7 Home Premium.
La durata delle batterie, stima Engadget, potrebbe aggirarsi sulle 4 ore consecutive (e non potrebbe essere altrimenti). Una volta richiuso, il Libretto è un dispositivo di piccole dimensioni e grande portabilità, esprimendo così in questa caratteristica la sua peculiarità più apprezzabile.
Le immagini portate online da PcPro confermano l’impatto del design, ma il prodotto è indicato in pre-produzione senza possibilità immediate di prove approfondite sul prodotto. Difficilmente il W100 riuscirà a lasciare un segno sul presente, insomma, ma il filone Courier sembra avere comunque margini potenziali da esprimere. Prima o poi.