Il team di Toshiba è al lavoro su un nuovo sensore d’immagine dedicato alle fotocamere per smartphone e tablet che consentirà agli utenti di cambiare la messa a fuoco in fase di post-produzione. Trattasi di un effetto che suona in maniera del tutto simile a quello permesso da Lytro, la peculiare fotocamera disponibile dai primi mesi del 2012 e che sta riscontrando un particolare interesse tra i consumatori.
Lytro è lungo oltre quattro centimetri mentre il modulo in sviluppo presso Toshiba è a forma di cubo e utilizza una matrice di oltre 500.000 microlenti poste davanti a un sensore pari a 5×7 millimetri; misura circa un solo centimetro per lato e ciò significa che dovrebbe poter trovare comodamente spazio in uno smartphone, anche se non particolarmente sottile.
Il produttore sta inoltre creando un software adatto a tale tecnologia che combinerà le immagini catturate da ogni microlente per offrire un controllo della messa a fuoco anche dopo lo scatto, oppure per creare un’immagine dove ogni oggetto – o soggetto – è messo a fuoco. La tecnologia sembra davvero peculiare ma v’è da sottolineare che, ad esempio, la qualità delle fotografie consentite da Lytro oppure il livello di profondità delle stesse non è così soddisfacente come auspicato prima del lancio dai tanti fotografi; forse, però, una funzionalità del genere su uno smartphone garantirebbe una impressione differente.
Toshiba ha riferito di esser alla ricerca di produttori hardware che possano progettare smartphone o tablet in grado di integrare tale modulo nei futuri dispositivi, e si aspetta che la tecnologia giunga sul mercato entro la fine dell’anno fiscale 2013. Possibile dunque che, entro un anno esatto, giungano nei negozi i primi cellulari e tavolette digitali con una feature simile a Lytro.