A pochi giorni dall’inaugurazione, tutti possono visitare la Elbphilharmonie di Amburgo stando comodamente seduti di fronte al monitor del computer o attraverso lo schermo dei propri dispositivi mobile. Si tratta di una sala concerti costruita sopra il vecchio magazzino Kaiserspeicher (danneggiato durante la seconda guerra mondiale) e progettata dallo studio svizzero Herzog & de Meuron. Un’opera d’arte dal punto di vista architettonico.
È il più alto edificio non abitato della città, con i suoi 110 metri del punto più elevato. Noto con il nomigliolo Elphi, ha richiesto oltre sei anni di costruzione (iniziata nell’aprile 2007) e un investimento economico pari ad oltre 500 milioni di euro. Sebbene sia già possibile visitare la struttura, osservando il panorama da 37 metri di altezza, la concert hall vera e propria sarà aperta solo nel mese di gennaio: su Google Arts & Culture l’attesa finisce oggi, grazie alla partnership siglata dal gruppo di Mountain View con la fondazione che si occupa della Elbphilharmonie che ha portato alla messa online di una nuova sezione dedicata.
Grazie alla tecnologia di Street View è ad esempio possibile percorrere gli 82 metri della scala mobile chiamata Tube che porta all’ingresso della terrazza panoramica affacciata sul porto. Da lì, una seconda scala conduce alla Plaza e alla Grand Hall, il vero e proprio cuore pulsante dell’edificio. La sala può accogliere fino a 2.100 spettatori ed è progettata in modo da posizionare il palco al centro, così che gli esecutori siano completamente circondati dal pubblico.
Ovviamente, per godere al meglio dell’esperienza offerta da Google si consiglia il download dell’applicazione Arts & Culture. Gli studenti delle scuole, inoltre, possono beneficiare del programma Expeditions per un tour con la realtà virtuale dei visori Cardboard.