1,54 metri di altezza per 75 Kg di peso. Così si presenta Toyota T-HR3, unità di terza generazione progettata dal gruppo nipponico, conosciuto in primis per i veicoli commercializzati. Un robot umanoide, come si può notare fin dal primo sguardo, messo a punto con l’obiettivo di replicare in modo preciso e in tempo reale i movimenti effettuati da un operatore in carne ed ossa all’interno di quello che viene chiamato Master Maneuvering System.
Una sorta di esoscheletro con sistema di force feedback per restituire le resistenze incontrate durante l’interazione con gli oggetti, che misura con precisione gli spostamenti degli arti e li trasmette al robot. Inoltre, indossando il visore HTC VIVE per la realtà virtuale è possibile osservare in diretta quanto accade intorno all’automa. La destinazione di T-HR3 è al momento esclusivamente sperimentale, ma un giorno una tecnologia di questo tipo potrebbe essere impiegata ad esempio in ambito domestico per aiutare le persone con problemi fisici a eseguire le azioni quotidiane, nel settore medico per la riabilitazione dei pazienti, durante gli interventi nelle zone colpite da disastri naturali e persino nello spazio come ausilio per le missioni degli astronauti. La presentazione ufficiale andrò in scena tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre in occasione dell’evento Robot Exhibition 2017 di Tokyo.
Il progetto conferma l’interesse di Toyota nei confronti della robotica, testimoniato anche dal tentativo (non andato a buon fine) di acquisire Boston Dynamics, team poi ceduto da Alphabet a SoftBank nei mesi scorsi. Ciò nonostante, il gruppo nipponico continua a investire in questo campo e nel territorio dell’intelligenza artificiale.
Il progetto richiama alla mente ASIMO di Honda, un altro robot sviluppato da una realtà storicamente impegnate nel settore automotive.