Nonostante le iniziative legali avviate da Apple e i problemi finanziari, Psystar non demorde e rilancia la sfida a Cupertino mettendo in commercio alcune nuove soluzioni compatibili con il nuovo Snow Leopard. La conferma giunge direttamente dal sito ufficiale della società dei “cloni” Mac e potrebbe segnare un nuovo capitolo nella lunga e controversa querelle legale con Apple. Il nuovo sistema di virtualizzazione proposto da Psystar consente l’installazione su un medesimo computer di un ampio numero di sistemi operativi, tra i quali spicca il software della mela.
L’OEM Licensing Program da poco annunciato da Psystar consentirà l’installazione di Mac OsX 10.6 sui computer animati da processori Intel. La società provvederà a certificare le soluzioni hardware compatibili con il proprio Darwin Universal Boot Loader (DUBL), il software che rende possibile l’installazione di un’ampia gamma di sistemi operativi su una medesima macchina. Stando alle prime informazioni fornite da Psystar, l’applicativo permetterà di installare Snow Leopard utilizzando il semplice disco di installazione del sistema operativo targato Cupertino senza alcuna ulteriore azione richiesta agli utenti o ai produttori di computer di terze parti.
«Per Psystar, open computing significa fornire agli utenti la libertà di scegliere quale sistema operativo installare sul loro hardware. […] Il Licensing Program consentirà ai produttori di computer di distribuire sistemi certificati e preconfigurati con DUBL e un sistema operativo a scelta tra Windows 7, Windows Vista e alcune altre installazioni Linux. Questi sistemi saranno inoltre compatibili con Mac OsX Snow Leopard e riceveranno i normali aggiornamenti attraverso l’utilizzo della tecnologia “Safe Update”» si legge in un comunicato stampa da poco diffuso da Psystar. Al momento, la società non ha fornito ulteriori informazioni sulla nuova iniziativa commerciale, dunque tempi, prezzi e modalità di distribuzione non sono ancora noti.
Nel frattempo, sul sito web ufficiale di Psystar l’attività di vendita dei computer equipaggiati con sistemi operativi Apple continua con una campagna incisiva, basata principalmente sulla differenza di prezzo tra un clone e un Mac vero e proprio: «Risparmia con un Open(3). Ti può dare maggiori performance rispetto a quanto ti potrebbe dare un Mac Mini al medesimo prezzo, e il prezzo di partenza è meno della metà rispetto al costo dell’iMac più economico».
La versione base di Open(3) viene venduta a circa 600 dollari ed è dotata di un procesore
Intel Dual Core da 2,5 GHz, memoria DDR2 800 da 2 GB, disco rigido da 500 GB, lettore ottico DVD 20x e scheda grafica GeForce 9400GT da 512 MB. Il computer viene consegnato insieme al Mac Box Set di Apple contenente non solo il sistema operativo Snow Leopard, ma anche gli applicativi di iLife e di iWork. La configurazione hardware può essere implementata attraverso la scelta di soluzioni maggiormente performanti. Gli altri due modelli offerti da Psystar, OpenQ e Open7, sono rispettivamente venduti al prezzo di 700 dollari circa e di 1500 dollari.
Le ultime iniziative commerciali messe in campo dalla società dei cloni dei Mac sembrano essere destinate a inasprire ulteriormente il confronto con Apple. La società di Cupertino rivendica il legame inscindibile tra il proprio software e le proprie soluzioni hardware, come indicato nella licenza d’uso, e non è disposta ad accettare l’operazione portata avanti da Psystar. Salvo cambiamenti o il raggiungimento di accordi extragiudiziali, durante il prossimo gennaio 2010 i due soggetti si ritroveranno in un’aula di tribunale per far valere le proprie ragioni. Nel frattempo, la guerra dei cloni sembra essere lontana dalla pace.