Il comunicato ufficiale recita «Internet sale in treno», ma sarebbe probabilmente più opportuno dire che è il treno a salire su Internet: la stretta di mano stipulata tra Lucio Stanca ed Elio Catania (Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie l’uno, amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato l’altro) ha dato il via ad una ventata innovativa che intende portare la Rete telematica al servizio della rete ferroviaria con la conseguente nascita di tutta una serie di nuovi servizi per il cittadino. In particolare, sottolinea Stanca, si potranno «sviluppare nuovi servizi integrati, soprattutto a favore di settori nodali per l’economia nazionale come il turismo e l’industria».
La rete ferroviaria offrirà al web nuovi punti di connessione: i treni saranno infatti studiati al fine di permettere l’accesso degli utenti a Internet anche in viaggio e le stazioni offriranno identica opportunità per la clientela necessitante di connettività. La cosa si rivelerà un importante toccasana soprattutto nel migliorare le condizioni di viaggio dei lavoratori pendolari o per chi è costretto a lunghi spostamenti di lavoro e sceglie per tali tragitti la strada ferrata.
Molti di più, invece, sono i servizi che il web offrirà alla rete ferroviaria: l’accordo odierno è solo la prima mattonella, ma il progetto è quantomeno ambizioso. Il gruppo Ferrovie dello Stato intende infatti sfruttare la Rete per questioni di logistica, integrazione dei sistemi di viaggio («un unico biglietto per trasporti ferroviari, servizi di linea urbani, extraurbani, marittimi, parcheggi, etc.»), organizzazione dei servizi di spostamento merci. Il tutto passerà per protocollo informatico, firma elettronica e nuovi servizi online.