Il grafene, materiale da lungo tempo al centro delle attenzioni da parte degli studiosi in materia di semiconduttori, potrebbe presto trovare un nuovo campo di applicazione, permettendo un deciso passo in avanti nel mondo dell’elettronica di consumo. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge, infatti, è riuscito a realizzare un sistema in grado di creare transistor CMOS utilizzando proprio il grafene come materiale principale. La vera innovazione risiede però nello strumento utilizzato per la creazione dei circuiti, ovvero una comune stampante a getto di inchiostro.
Grazie ad una Epson Stylus 1500 appositamente modificata per riprodurre la forma di un transistor, infatti, i ricercatori sono riusciti a sovrapporre su di uno strato di silicio degli strati di grafene, sfruttando una soluzione liquida realizzata ad hoc per poter essere gestita dalla stampante. Alla soluzione sono stati aggiunti alcuni componenti per ridurre alcuni effetti indesiderati, ottimizzando così i circuiti stampati realizzati in laboratorio.
Secondo le prime stime, una simile soluzione per la produzione di transistor permetterebbe di ridurre circa della metà i costi di fabbricazione. D’altro canto i ricercatori sono all’opera nello studio di tecniche utili all’utilizzo del grafene come semiconduttore sin da lungo tempo, ma fino ad oggi non si era mai riusciti a raggiungere risultati in grado di potersi affermare con decisione: i circuiti realizzati precedentemente risultavano infatti eccessivamente lenti e dunque inutili in applicazioni quali l’elaborazione digitale, mentre quanto realizzato in Inghilterra sembrerebbe poter spalancare le porte verso una nuova forma di produzione di quelli che rappresentano i mattoncini fondamentali nell’elettronica odierna.
Tale scoperta permette inoltre di pensare ad utilizzi alternativi di tale materiale, contraddistintosi da sempre per le proprie caratteristiche che lo rendono sotto diversi punti di vista particolare rispetto agli altri. Prima di farsi largo con decisione sul mercato, però, le soluzioni basate sul grafene dovranno passare attraverso una fase di studio ed ottimizzazione, la quale potrebbe durare ancora a lungo.