Trapelano in rete le prime informazioni sulla versione 3.0 di Android, nome in codice Gingerbread, la quale dovrebbe succedere alla release 2.2, nota ai più come Froyo.
I requisiti minimi hardware prevedono 512 MB di RAM, processore da 1 GHz e touchscreen da 3,5 pollici, abilitando il supporto alla risoluzione grafica di 1.280×760 punti, valore presumibilmente utilizzabile su display con ampiezza superiore ai 4 pollici.
La veste grafica dell’interfaccia verrà completamente rinnovata per unificare e rendere più intuitiva l’esperienza d’uso, cercando di cogliere le prerogative di Sense di HTC, iOS di Apple e Motoblur di Motorola.
Si dovrebbe anche registrare la suddivisione in due edizioni del sistema operativo voluto da Google: la 3.x verrà installata sui device di fascia alta, mentre la 2.x sarà alla base dei terminali entry level.
Il rilascio di Gingerbread potrebbe avvenire entro il prossimo ottobre, destando non poche perplessità tra gli utenti che non hanno ancora avuto il piacere di poter provare Froyo.
Il rischio è infatti quello di acquistare oggi uno smartphone che solo tra pochi mesi potrebbe non essere più aggiornabile, risultando in questo senso decisamente più apprezzabile la politica lungimirante messa in atto da Apple, al di là di qualsiasi considerazione tecnica.