Trapit è una startup che ha sviluppato un “discovery engine” basato sulla stessa tecnologia sfruttata da Siri, l’assistente personale integrato nell’iPhone 4S di Apple. Come Siri, anche Trapit deriva dal progetto CALO (Cognitive Assistant that Learns and Organizes) da 200 milioni di dollari realizzato dalla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) con l’obiettivo di sviluppare sistemi di intelligenza artificiale.
Trapit è in grado di personalizzare il contenuto di una pagina Web in base a parole chiave, URL e abitudini di lettura degli utenti. Utilizzando l’intelligenza artificiale, il discovery engine può identificare contenuti correlati sulla base dei dati contestuali provenienti da più di 50.000 fonti.
La versione attuale di Trapit visualizza una barra di ricerca nella parte superiore della pagina. La ricerca di un argomento restituisce 100 risultati, le “trappole”, con articoli e contenuti relativi a quell’argomento. Cliccando su un risultato viene mostrata una “trap” costituita dai contenuti correlati a questo articolo o parti del contenuto. Queste trappole diventano più “intelligenti” se l’utente clicca sugli articoli o vota i contenuti all’interno, migliorando la loro rilevanza nel corso del tempo.
L’azienda non vuole sfidare direttamente Google, ma vuole trasformare la ricerca in scoperta. Ecco perché Trapit non è un motore di ricerca, ma un motore di scoperta. Google funziona come le pagine gialle ed è il mezzo migliore per trovare le cose esatte, mentre Trapit può trovare contenuti di cui l’utente non pensava di avere bisogno.