Travel 2.0: anche in Italia è boom

Travel 2.0: anche in Italia è boom

Il turismo 2.0 conquista il mondo” è il titolo della ricerca pubblicata dall’Espresso e curata da BitLab, osservatorio permanente sull’immagine del settore turistico italiano all’estero (con circa 100 testate internazionali monitorate), e commissionata da ExpoCts, per la Bit 2009 (Borsa Internazionale del Turismo), che si terrà a Milano il prossimo febbraio (dal 19 al 22 febbraio 2009).

Di turismo e Web 2.0 si è parlato anche nel recente TTG di Rimini. Nell’incontro “Web 2.0 dalla teoria alla reale implementazione per il turismo” Paolo Bertozzi, docente IULM di Marketing del settore turistico e amministratore delegato di Trade Lab si domandava non solo se

“La riduzione del reddito spendibile e dei consumi orientano i consumatori verso prodotti più semplici e riconoscibili… ”

Ma invitata a riflettere su

… coloro che influenzano la domanda on line. Nei blog e nelle comunity tematiche tutte le fonti sono credibili e attendibili? Chi controlla l’effetto velocità del viral marketing nel caso di opinioni negative affidate al passaparola? Siamo coscienti degli effetti indesiderati derivanti dall’inserimento del proprio profilo e di dati personali nell’ambito del social networking e del marketing tribale?

Di questi argomenti si parlerà presto anche a Firenze.

Nella ricerca di Bitlab emerge il peso dei social network anche nel settore dei viaggi, soprattutto negli ultimi 2 anni. Siti come Tripadvisor (24 milioni di visitatori annui) che hanno aiutato, consigliato, guidato milioni di turisti in tutto il mondo. Utenti che postano suggerimenti, mappe, itinerari, oppure che esprimono critiche o votano alberghi, ristoranti e servizi. In Italia esistono realtà più o meno consolidate che stanno diventando veri punti di riferimento: www.viaggiscoop.it, www.materialidiviaggio.it, www.45parallelonord.com, www.golfmap.it, www.viagginelmondo.com, www.appuntidiviaggi.net, www.cisonostato.it, www.piste-ciclabili.com…

Del resto il turismo online smuove un bel po’ di soldi: negli USA sono stati spesi 86 miliardi di dollari in Rete per il turismo nel 2007 (e sono previsti 90 miliardi di dollari nel 2009 secondo Forrester Research).

Cos’altro dice la ricerca? Che l’Italia è molto apprezzata dai turisti stranieri per le sue città d’arte ma anche per lo sci. Quindi una meta amata sia d’estate che d’inverno. I punti di critica oltre ai prezzi troppo alti, sono il traffico e l’abusivismo. Ma oltre all’arte e allo shopping è al lato romantico che guardano gli stranieri che vogliono prenotare una vacanza in Italia, se è vero che le spose americane ormai preferiscono l’Italia persino alle Hawaii.

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