«Eravamo i più grandi e i migliori. E quando sei il più grande e il migliore, c’è una forte tendenza a mantenere la tua posizione. EBay ha un passato glorioso. Ma sinceramente, è un passato sul quale abbiamo fatto troppo affidamento». Con queste parole il CEO di eBay, John Donahoe, ha sintetizzato gli ultimi anni della famosa società specializzata nelle aste online, sottolineando come sia ora necessario un forte rinnovamento per tornare a essere competitivi sul mercato. Nel corso di un incontro con alcuni analisti finanziari, Donahoe ha presentato i piani per l’immediato futuro di eBay e delle sue controllate PayPal e Skype.
Mentre alcuni concorrenti nel comparto dell’ecommerce, come Amazon.com, hanno registrato un progressivo aumento di utenti e transazioni, i portali per il commercio online di eBay non hanno fatto registrare crescite significative, dimostrando quanto sia necessario un profondo ripensamento dell’attuale impostazione dei marketplace, ha confidato Donahoe al suo uditorio. Nel corso dei prossimi mesi, eBay sarà dunque rinnovato con nuove funzionalità tese a rendere più semplice la ricerca dei beni desiderati e più conveniente il loro acquisto. La strategia di rinnovamento sarà gestita su due binari paralleli per implementare usabilità e convenienza del famoso sito di aste online.
Stando alle prime informazioni, per quanto concerne l’usabilità sarà rivisto l’attuale motore di ricerca interno del portale, così da rendere le pagine dei risultati più chiare e immediate, con una migliore presentazione visuale dei prodotti. Anche le categorie merceologiche diverranno maggiormente personalizzabili, così da consentire un affinamento più rapido delle proprie ricerche nello sterminato magazzino online di eBay. La società di San Josè cercherà poi di stimolare la creazione di un maggior numero di offerte, incentivando per esempio la vendita dei prodotti fuori stagione o degli stock in liquidazione.
Il rinnovamento passerà anche attraverso una revisione delle forme di acquisto già esistenti e alternative alle aste online, come le vendite a prezzo fisso. Il sistema delle offerte e dei rilanci è infatti in un momento di sostanziale sofferenza, condizione che penalizza i flussi di cassa di eBay, determinata a recuperare un ruolo centrale nell’ecommerce online. Per i clienti di fascia alta, la società prevede anche l’istituzione di un servizio per i rimborsi maggiormente immediato che dovrebbe diventare attivo nel corso del mese di aprile negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
Il piano di revisione dei sistemi di vendita di eBay prevede alcuni interventi nell’immediato futuro, ma difficilmente sarà completato prima della fine dell’anno in corso. L’attuale crisi economica sembra essere destinata a condizionare fortemente le prestazioni del marketplace di San Jose. Secondo Donahoe, la società manterrà le posizioni durante l’anno in corso e buona parte del 2010 per poi vivere un momento di rapida crescita anche grazie alle previste innovazioni. L’obiettivo per il 2011 si aggira intorno ai 5 – 7 miliardi di dollari di ricavi, cifre non così distanti dalla prestazione dello scorso anno pari a 5,6 miliardi di dollari di introiti per il comparto di ecommerce della società.
PayPal
Per eBay il periodo di rilancio sarà probabilmente legato a PayPal, il sistema per effettuare i pagamenti online. Il presidente di PayPal, Scott Thompson ha confidato durante l’incontro con gli analisti che il servizio per le transazioni online potrebbe raddoppiare il numero di pagamenti effettuati attraverso il suo network nel corso dei prossimi tre anni. Nel 2011 la società potrebbe dunque gestire transazioni per 100 – 120 miliardi di dollari.
Gli amministratori di PayPal confidano di raggiungere l’ambizioso obiettivo tramite il previsto aumento di vendite sui portali di eBay, ma anche grazie a una maggiore presenza tra le banche d’affari, le associazioni non a scopo di lucro e naturalmente i social network in piena espansione come Facebook. Per il 2011 Thompson prevede introiti pari a 4 – 5 miliardi di dollari per PayPal, che diverrebbe così una colonna di sostegno fondamentale per mantenere in equilibrio gli altri assett di eBay.
Skype
Unica nota negativa nel quadro disegnato dai manager della società di San Jose sembra essere ancora Skype. Il famoso sistema per le chiamate VoIP gode di buona salute, ma stenta ancora a ingranare la marcia e ad affermarsi con la rapidità desiderata in Rete. I risultati del 2008 si sono rivelati incoraggianti con circa 550 milioni di dollari di vendite, ma eBay desidera prestazioni migliori e nuove opportunità per monetizzare il servizio per le chiamate online. Per raggiungere i nuovi obiettivi, nel corso dei prossimi mesi Skype avvierà nuove sinergie con i produttori di telefoni cellulari e alcuni operatori di telefonia mobile, così da rendere più pervasivo il suo servizio anche sui terminali per la comunicazione in mobilità.
Le dichiarazioni fornite da Donahoe durante l’incontro con gli analisti sembrano comunque allontanare la possibilità, ventilata negli scorsi giorni, di un piano di vendita per Skype: essere parte di eBay consente al team di sviluppo di lavorare con sufficienti tutele e una buona copertura economica, allontanando le necessità di dover crescere rapidamente per rendere più redditizio il servizio. Il CEO di eBay non ha comunque nascosto il suo disappunto per non aver creato la sinergia sperata con Skype, costatagli nel 2005 circa 2,6 miliardi di dollari. Laconico il suo commento: «Ci siamo sbagliati».