La risposta di Sigma ai nuovi obiettivi presentati da Canon e Nikon tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 non si è fatta attendere. Al PMA sono state presentate tre nuove lenti, due zoom e un fisso, che mirano a coprire le lunghezze focali più utilizzate dai fotografi: il 70-200 mm F2.8 EX DG OS HSM, il 17-50 mm F2.8 EX DC OS HSM e l’85 mm F1.4 EX DG HSM. In aggiunta, Sigma ha annunciato un aggiornamento dello zoom 10x 50-500mm, sia in termini di geometria ottica che con l’equipaggiamento dello stabilizzatore.
Lo zoom 70-200 rappresenta una risposta al 70-200 mm Nikkor e al nuovissimo Canon 70-200 mm 2.8 IS II. Completamente rivisto nel disegno ottico, lo zoom si presenta con 22 lenti in 17 gruppi e due nuove tipologie di lenti rispetto al modello precedente: due FLD (“F” Low Dispersion) che sono il cuore dell’obiettivo e rappresentano l’equivalente della lente in fluorite utilizzata da Canon per i suoi obiettivi L, la quale minimizza le aberrazioni cromatiche consentendo di ottenere immagini più nitide, e tre SLD (Special Low Dispersion), anche quest’ultime con un basso potere dispersivo.
Il 70-200 è stato progettato per ottenere una qualità eccelsa su tutto il range di focali. Per questo motivo, oltre alle due tipologie di lenti nello schema ottico, il nuovo zoom presenta lo stabilizzatore di immagine OS, che mancava nel modello precedente, in grado di compensare il micromosso fino a 4 stop. Il motore ultrasonico HSM consente una messa a fuoco rapida e precisa e la possibilità di utilizzare la regolazione manuale in ogni momento. L’apertura costante a F/2.8 e le 9 lamelle del diaframma consentono di ottenere uno sfocato paragonabile ai migliori modelli Canon e Nikkor. La minima distanza di messa a fuoco è 1.40 metri su tutte il range di focali.
Il 17-50 è uno zoom standard con apertura costante a F/2.8 su tutte le focali e diaframma a sette lamelle. È un obiettivo molto versatile in quanto consente sia un utilizzo paesaggistico che da medio-tele su APS-C. Lo schema ottico è costituito da 17 lenti in 13 gruppi, con due elementi FLD, che assicurano elevata nitidezza, e una lente asferica per minimizzare le aberrazioni geometriche. Anche questo zoom monta lo stabilizzatore di ultima generazione, in grado di compensare fino a 4 stop le vibrazioni.
L’ultimo dei tre obiettivi è un fisso, che trova la sua collocazione quasi naturale tra gli obiettivi dedicati ai ritratti. L’obiettivo da 85mm, infatti, è compatibile sia con sensori FF che con APS-C, diventando in quest’ultimo caso equivalente ad un 127 mm su Nikon e 135 mm su Canon, da molti ritenute le focali ideali per i primi piani. L’apertura a F/1.4 e il diaframma a nove lamelle circolari permette di ottenere uno sfocato morbido e gradevole. Le prestazioni dovrebbero essere garantite, visto lo schema ottico molto semplice di 11 lenti in 8 gruppi e la presenza di una lente SLD per minimizzare le dispersioni. Il motore HSM è il sistema di messa a fuoco Sigma collaudato negli anni che garantisce precisione e rapidità nel raggiungere la MAF.
I tre modelli presentano delle novità rispetto ai Sigma presenti sul mercato, che mirano all’unico scopo di aumentare la qualità dell’immagine. Le nuovissime lenti FLD dovrebbero permette di ottenere ottimi risultati in termini di nitidezza e fenomeni come ghost e flare, di cui Sigma soffriva in modo cronico, dovrebbero ridursi grazie ai trattamenti antiriflesso particolari a cui sono state sottoposte le lenti. L’uscita è prevista nei prossimi mesi.