Il suo nome è Next Generation Network ed intende essere il primo passo verso la realizzazione di un’infrastruttura di nuovo stampo per l’accesso ad Internet in Italia. Il progetto, nato dalla collaborazione di diversi enti a livello locale e nazionale, è ai nastri di partenza in attesa che le ultime procedure possano essere ultimate per dare il “La” alla realizzazione di una nuova rete in fibra ottica.
Il fulcro principale di tale rete sarà la Provincia di Trento, intorno alla quale verrà organizzata la nuova infrastruttura che ha come obiettivo il raggiungimento di almeno 150 mila unità abitative dislocate sul territorio, ovvero secondo alcune stime circa il 60% della Provincia. A distanza di circa un anno dall’accordo, insomma, Trentino NGN è pronto a partire, con lo scopo di ultimare i lavori entro il 2018, fornendo a tutti coloro che avranno modo di allacciarsi alla nuova rete una connessione ad Internet con velocità in download pari a 100 Mbps.
Diversi sono i nomi coinvolti nell’iniziativa, il cui budget iniziale ammonta a circa 96 milioni di euro: si parte dalla stessa Provincia di Trento, nelle cui mani figura il 52% delle azioni di questa nuova holding, si passa per McLink e la Finanziaria Trentina, cui va il merito di aver investito ingenti capitali, e si arriva fino a Telecom Italia, la quale ha messo a disposizione le proprie infrastrutture civili, indispensabili per poter realizzare un nuovo network basato interamente sulla fibra ottica. A lavori terminati, poi, il provider potrà esercitare il diritto di “call”, mediante il quale potrà fare propria la nuova rete.
«È bene che si parta, finalmente, da qualche parte per costruire il futuro della banda larga italiana» ha dichiarato il capo del progetto Trentino Network, Alessandro Zoner, il quale ha evidenziato l’assoluta importanza di un progetto che per quanto possa coinvolgere soltanto una piccola porzione dell’intera popolazione italiana connessa al web rappresenta pur sempre il primo passo nella direzione di una connettività di nuova generazione in tutto lo Stivale. Tassello dopo tassello, insomma, sarà necessario cooperare per andare a completare il complesso puzzle delle telecomunicazioni future in Italia: NGN rappresenta soltanto il primo, intorno al quale bisognerà lavorare per fornire all’intero Paese nuove possibilità.