Non appena i produttori TV si sono dichiarati pronti per i modelli 3D, la Dynamic Digital Depth, un’azienda di Santa Monica, ha rilanciato che un algoritmo di conversione da 2D a 3D, da loro implementato, potrebbe contribuire alla sostituzione dei televisori convenzionali.
Il responsabile della Dynamic Digital Depth è convinto, a ragione, che diverse decine di film 3D non sono un argomento abbastanza sufficiente a convincere i consumatori ad acquistare un apposito display 3D. Un passaggio più soft, affidato a una conversione automatica dei contenuti da 2D a 3D su uno schermo standard, potrebbe essere la scelta vincente di mercato, per la migrazione tra i due formati.
Effettivamente, permettere il passaggio da contenuti 2D a 3D, tramite la semplice pressione di un tasto sul telecomando della TV, potrebbe favorire la spinta alla migrazione, senza un brusco taglio tra il presente e il futuro dei contenuti TV.
L’azienda di Santa Monica, insieme ad Altera Corporation, ha integrato il suo algoritmo TriDef nei core delle FPGA Altera denominate Arria-GX, montate sui sottosistemi di alcuni tra i principali produttori TV, quali Sharp, Samsung e Wistron. Tutti questi stanno usando FPGA di tipo Arria-GX per la conversione automatica verso il 3D di contenuti standard e per la fruizione di contenuti 3D nativi, nei televisori LCD di fascia alta, nei proiettori digitali e nei televisori al plasma.