Apple può essere il nome in grado di salvare in corner la tornata di trimestrali che si è susseguita sul mercato di Wall Street. Negativo Google, negativo Intel, negativo Yahoo, negativo Microsoft: sebbene la crescita sia generalmente confermata, le previsioni degli analisti sono perlopiù andate disattese ed i capitomboli sono stati anche parecchio rumorosi. All’appello manca però ancora Apple.
Il gruppo di Cupertino è in giornata uno dei pochi titoli in terreno positivo, anche se la forte apertura iniziale è presto stata smorzata dalla negatività imperante sul Nasdaq. A portare ottimismo sul gruppo vi sono le stime Piper Jaffray, secondo cui il titolo (già sorprendentemente cresciuto in breve tempo fino a 140 dollari per azione) potrebbe avere in vista quota 200 dollari. A fare da traino sarebbe in questo caso l’iPhone: secondo Gene Munster, quando un prodotto si presenta sul mercato per cambiarne le regole del gioco è destinato ad attrarre forte domanda. Nonostante i vari problemi che hanno tempestato l’arrivo del telefono con la mela, dunque, non c’è alcuna preoccupazione nell’aria: il giudizio di “outperform” rimane e si attendono i risultati della trimestrale per cercare la conferma auspicata.
In giornata il titolo più penalizzato è quello di Google: dopo i deludenti risultati della trimestrale il gruppo paga pegno assestando le proprie azioni a quota 512 dollari, il 6.5% in meno rispetto alla chiusura del giorno precedente. Anche Microsoft conferma le impressioni dell’after-hour della nottata e scende del 2.2% dopo un’apertura più ottimistica. Yahoo perde un ulteriore punto percentuale mentre eBay si stabilizza a quota 33.40 dollari senza pagare troppo pegno per i risultati presentati al mercato.