IDC ha rilasciato i dati relativi al mercato PC per il primo trimestre del 2011, evidenziando come nel lasso di tempo preso in analisi le vendite siano calate complessivamente del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non succedeva dal 2008, quando l’industria dei prodotti informatici è stata interessata dalla crisi economica globale. A far registrare la flessione più importante sono gli Stati Uniti, con un -10%.
Secondo gli analisti l’andamento del settore risente di diversi fattori, a partire dalle scarse disponibilità economiche dei potenziali acquirenti fino alla situazione politica che interessa l’area del Medio Oriente e ai recenti tragici eventi che hanno scosso il Giappone. Soltanto due tra i cinque maggiori produttori di PC al mondo hanno avuto un andamento positivo: Lenovo (+16,6%) e Toshiba (+3,8%), mentre Hewlett-Packard ha perso il 2,8%, Dell l’1,8% e Acer addirittura il 15,8%.
Focalizzando in particolare l’attenzione sul continente europeo, la necessità di smaltire le scorte già presenti nei magazzini e il rallentamento nella proposta di novità significative hanno portato ad una contrazione delle cifre in gioco. Da considerare inoltre che nel conteggio finiscono solamente i dati di sistemi desktop, notebook e netbook, ma non server e tablet come iPad e i concorrenti basati su Android.
Avendo citato uno dei prodotti di punta dell’azienda di Cupertino, è interessante dare uno sguardo anche ai risultati di Apple negli USA, dove la società chiude il primo trimestre con un +9,6% rispetto allo stesso periodo del 2010, grazie a un ottimo volume di vendite anche dopo le festività. A stimolare il momento va anche considerato il lancio dei nuovi MacBook Pro risalente alla fine di febbraio.