Il problema delle false recensioni è una piaga molto seria nel mondo dell’ecommerce e dei servizi online. Queste recensioni fasulle, infatti, spesso alterano il giudizio reale dato dagli utenti ad un prodotto o ad un servizio. Dietro al fenomeno delle false recensioni, però, si nasconde un business molto florido in quanto esistono molte società che vendono pacchetti di recensioni fasulle ad albergatori, esercenti ed ad altri soggetti. Un Tribunale italiano, però, potrebbe aver fatto un importante passo in avanti nella lotta contro questo fenomeno con una recente sentenza che è stata definita storica.
La sentenza, infatti, ha condannato un truffatore seriale di recensioni online. Per il Tribunale di Lecce, infatti, vendere recensioni fasulle utilizzando, anche, una falsa identità, è un crimine. Come diretta conseguenza di questa sentenza, il proprietario della società PromoSalento, specializzata nella vendita di recensione false per il settore dell’ospitalità, è stato condannato a 9 mesi di prigione ed al pagamento di 8 mila euro per spese processuali e danni. Trattasi di una sentenza storica in quanto è la prima condanna penale di questo tipo. In passato, infatti, il sistema delle recensioni false era già stato riconosciuto come illegale ma non si era mai arrivati ad una vera e propria condanna di questo tipo.
Parte civile del processo contro PromoSalento, TripAdvisor che ha fornito alle autorità italiane tutti i dati in suo possesso per dimostrare il funzionamento delle false recensioni. TripAdvisor, del resto, è da sempre impegnata a lottare contro il fenomeno delle recensioni fasulle al pari di Amazon e di molte altre società che operano online e che offrono prodotti e servizi e che vogliono che le recensioni dei loro utenti siano assolutamente originali e veritiere.
TripAdvisor, addirittura, dispone di un team dedicato allo smascheramento delle false recensioni all’interno della sua piattaforma. All’interno di un suo comunicato ufficiale, TripAdvisor racconta nei dettagli come sono state portate avanti le indagini che, poi, hanno portato alla condanna della società PromoSalento.
Nel 2015, il nostro team di investigatori delle frodi ha identificato un’azienda di nome PromoSalento che operava illegalmente in Italia. Questa azienda si offriva di scrivere recensioni false per i business dell’ospitalità col fine di migliorare il loro profilo su TripAdvisor.
Il primo passo è stato confermare l’identità della persona che stava dietro alle email e l’identità di altre persone che sospettavamo essere coinvolte nel business di PromoSalento. Attraverso un lavoro di ricerca e indagine, i nostri investigatori hanno raccolto una serie di dettagli e informazioni relative alle persone coinvolte.
Il passo successivo è stato quello di stabilire che PromoSalento non si era limitata a pubblicizzare servizi di vendita delle recensioni false, ma aveva realmente provato a postare recensioni fasulle sul nostro sito. Si tratta di un passaggio importante perché a volte aziende o individui dichiarano di essere in grado di postare recensioni false o di influenzare il nostro sito per poi sparire con i soldi una volta che il business dell’ospitalità ha sottoscritto un accordo per ricevere i loro ‘servizi’.
I nostri investigatori hanno adottato delle misure investigative digitali avanzate per identificare e analizzare i collegamenti tra PromoSalento e i tentativi di postare contenuti sul nostro sito. Durante il corso delle nostre indagini, le nostre analisi tecniche ci hanno portato ad identificare prima e poi a rimuovere o bloccare oltre 1.000 tentativi di invio di recensioni su TripAdvisor ad opera di PromoSalento relative a centinaia di strutture.
PromoSalento ha cercato di superare i nostri esami minuziosi modificando regolarmente gli username e gli indirizzi email da cui venivano inviate le recensioni, ma i nostri processi di identificazione delle frodi prevedono l’uso di una suite di tecnologie avanzate per valutare centinaia di attributi delle recensioni come gli indirizzi IP, il tipo di browser e persino la risoluzione dello schermo del dispositivo utilizzato dal recensore. Sulla base di queste analisi siamo stati in grado di vedere una scia di tracce comportamentali e digitali che ha condotto il nostro team direttamente da loro.
Il passo successive è stato collegare questa attività con i business che hanno pagato PromoSalento per scrivere recensioni false per conto loro.
I nostri investigatori hanno raccolto una serie dettagliata di prove che legavano varie centinaia di business alle recensioni fasulle inviate da PromoSalento. Il team ha poi inviato una segnalazione a queste strutture e le ha penalizzate declassandole nelle nostre classifiche.
Per molte delle strutture che abbiamo scoperto avere dei collegamenti con PromoSalento, le nostre penalizzazioni di declassamento sono state sufficienti a bloccare i tentativi di frode. Ma nei casi in cui abbiamo visto che le attività sospette non cessavano, il passo successivo è stato quello di applicare un bollino rosso, che è un messaggio pubblicato sulla pagina di un business su TripAdvisor che informa i viaggiatori dei tentativi di manipolazione delle recensioni da parte del business, sottolineando il tipo di frode che abbiamo individuato.
Armati di prove, abbiamo lavorato con il nostro team di legali per mettere fine alle attività di PromoSalento. Nella maggior parte dei casi è così che hanno fine con successo queste vicende. Nel caso di PromoSalento, la Polizia Postale e delle Comunicazioni italiana stava già investigando sulla loro attività.
Parallelamente alle nostre indagini, un ristoratore di Trieste che aveva ricevuto mail promozionali da parte di PromoSalento ha sottoposto il caso all’attenzione della Polizia Postale e delle Comunicazioni che a sua volta ha iniziato a indagare sul caso.
L’indagine della polizia nei confronti di PromoSalento ha permesso di raccogliere prove della condotta criminale sufficienti a portare il caso in tribunale. TripAdvisor si è costituita parte civile nel processo penale, portando in giudizio prove provenienti dalle nostre investigazioni e fornendo il supporto dei nostri consulenti legali italiani.
Piena soddisfazione, ovviamente, da parte di TripAdvisor per la sentenza che per la prima volta condanna penalmente i truffatori.