«Il numero di persone che leggono i blog online dei 10 principali siti Internet di informazione americani è più che triplicato a Dicembre rispetto all’anno precedente e ha registrato un aumento consistente della percentuale di traffico complessivo»: Reuters riprende i dati Nielsen//NetRatings nel sottolineare come l’informazione online cresca e si trascini appresso anche una crescita parallela per i blog legati ai grandi giornali online: 3.8 milioni di lettori USA nel 2006 rispetto ai 1.2 dell’anno precedente.
Quella dei blog è una domanda specifica, rappresenta la ricerca di un diverso tipo di informazione e soprattutto di un diverso tipo di rapporto con il giornale ed il giornalista. I numeri premiano le risposte offerte dalle maggiori testate: «nell’ultimo mese dell’anno le pagine dei blog hanno rappresentato il 13% delle visite globali per i siti Internet dei giornali Usa, fino al 4% in più dell’anno prima».
La ricerca (pdf) vede crescere l’informazione online del 9% (dati relativi ai primi 10 riferimenti degli States) ed i blog relativi del 210% (+226% per gli uomini, +183% per le donne): cifre che parlano da sole.
I lettori di blog di informazione sarebbero prevalentemente uomini, con percentuale addirittura più alta rispetto alla quota occupata nel mercato dei giornali cartacei (rispettivamente 66% e 60%). La classifica dei riferimenti online premia il NYTimes, accreditato di 13.2 milioni di visitatori unici. Alle sue spalle USAToday e Washington Post, rispettivamente con 9.1 e 7.6 milioni di visitatori. Il trend non è passato inosservato anche nei canali di informazione italiani ed infatti tutte le principali testate si stanno dotando di blog specifico per non perdere il passo con un trend che sta pesantemente plasmando il modo di produrre e proporre le notizie.
La ricerca rivela inoltre come negli Stati Uniti Microsoft sia ancora il riferimento che raccoglie più utenza sui propri siti web (121 milioni contro i 112 di Google ed i 111 di Yahoo), mentre nella classifica dei brand Yahoo conserva ancora la prima piazza rimescolando l’ordine precedente: Google secondo, Microsoft terzo (pur se virtualmente in testa grazie alla quarta posizione del brand MSN/Windows Live).