Troppi smartphone, troppe chiavette Internet e la rete mobile italiana rischia seriamente il collasso, queste in sintesi le parole di Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom, durante la relazione annuale in Parlamento.
Il monito e la previsione di una quasi “catastrofe” sono stati un messaggio chiaro al Governo italiano che deve impostare una nuova politica volta a sostenere e incentivare la banda larga mobile con la liberalizzazione di nuove frequenze da destinare tramite aste ai provider che ne faranno richiesta.
Come spesso abbiamo detto, l’etere non è infinito e l’aumento esponenziale di richiesta della banda larga mobile e l’arrivo del futuro 4G, hanno da tempo messo in moto l’Unione Europa che aveva suggerito agli Stati membri di sfruttare le frequenze liberate dalla TV analogica per la banda larga mobile.
È interessante che ora le istituzione italiane si preoccupino della sorte della banda larga mobile, visto che proprio pochi giorni fa, era stato approvato il nuovo piano per le frequenze della TV digitale che vedeva riassegnate le vecchi frequenze della TV analogica proprio a quella digitale e non veniva fatta nessuna menzione al wireless.
Fa piacere dunque che finalmente le istituzioni se ne occupino, nella speranza ovviamente che facciano tutto per bene e velocemente. Tuttavia i gestori affermano che le reti mobili italiane non sono messe così male, ma c’è anche da sottolineare che la situazione non deve essere assolutamente presa con leggerezza.
Voi che ne pensate?